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Addio a Franco Marini, l’ex presidente del Senato ed ex leader Cisl aveva 87 anni

È morto all’età di 87 anni Franco Marini, politico e sindacalista di lungo corso. Ad inizio gennaio del 2021 fu ricoverato presso l’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti in quanto affetto da Covid. Nonostante alla fine dello stesso mese venne dichiarato guarito, e conseguentemente dimesso, dopo qualche giorno fu nuovamente ricoverato per complicazioni legate ai postumi della malattia a villa Mafalda a Roma, dove oggi è deceduto.

A comunicare la morte è stato Pierluigi Castagnetti, esponente del PPI proprio come Marino, che in un tweet ha voluto ricordare l’amico come “uomo integro, forte e fedele a un grande ideale: la libertà come presupposto della democrazia e della giustizia. Quella vera“.

Iscritto alla Democrazia Cristiana dal 1950, dopo la laurea in giurisprudenza e aver assolto il servizio obbligatorio di leva, cominciò la sua brillante carriera: la prima collaborazione importante è quella con il Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno dell’epoca, Giulio Pastore, in seguito intraprese una lunga carriera all’interno sindacato Cisl fino a diventarne Segretario generale dal 1985 al 1991.

Dopo l’incoronazione a leader della Cisl viene soprannominato ”il lupo marsicano”, anche se in realtà il paese di Marini (San Pio delle Camere in provincia dell’Aquila) non abbia niente a che fare con la Marsica. Nonostante l’erronea collocazione geografica il soprannome gli si adatta a pennello esaltandone la capacità di saper guidare un gruppo, o meglio sarebbe dire un branco, con spirito individualista, pronto ad attaccare se necessario e a tirare dritto per la propria strada.

Eletto quattro volte deputato alla Camera, una volta parlamentare europeo con il PPI edue volte senatore della Repubblica con il Partito Democratico. Il punto più alto della sua carriera politica fu senza dubbio l’incarico di Presidente del Senato dal 2006 al 2008, durante il secondo governo Prodi. Fu inoltre ministro del lavoro e delle politiche sociali dal 1991 al 1992 e presidente del Partito Popolare Italiano dal 1997 al 1999.

I messaggi di cordoglio dal mondo della politica

La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberta Casellati sui social scrive: “L’Italia piange Franco Marini, importante protagonista della storia repubblicana. Ricorderemo il suo prezioso contributo sul rafforzamento della democrazia parlamentare e sui temi del lavoro. Ai familiari giunga il cordoglio mio e del Senato della Repubblica.”

“Il mio cordoglio per la scomparsa di Franco Marini, un uomo delle istituzioni. Grande protagonista nella politica e nel sindacato. Ai suoi cari va la vicinanza mia e di Montecitorio”: così su Twitter il presidente della Camera, Roberto Fico.

“Addio a Franco Marini, grande abruzzese, una vita di servizio pubblico dedicata al mondo del lavoro, un’anima popolare, combattivo ma sempre aperto al punto di vista degli altri. Ci piace ricordarlo anche come alpino orgoglioso. Una preghiera e la mia vicinanza alla sua famiglia.”, è il tweet di Matteo Salvini.

Poetico il saluto di Arturo Parisi che afferma: “È morto Franco Marini. Quanti ricordi Quanti! Mi hanno obiettato che non era marsicano Ma fu sicuramente un lupo Fedele al branco chiedeva fedeltà Lontano dalla retorica ravvivò l’appartenenza Un popolare radicato nel suo popolo Arrivederci Franco Riposa in pace! “

Marini

“Ci ha lasciato Franco Marini. Un grande Italiano – ha scritto su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti -. Instancabile combattente a difesa del futuro e dei diritti dei lavoratori. Protagonista e guida dei cattolici democratici, è stato, davvero per tutti, un esempio e un punto di riferimento per il suo pensiero e per la sua voce libera e autorevole. Tra i fondatori del Partito Democratico, ha combattuto per rafforzare la democrazia e per un Italia più giusta. Siamo tutti più soli”.

“Confronto e dialogo. Guardare al minimo comun denominatore piuttosto che al massimo comun divisore”. Grazie Franco Marini per quella grande lezione di saggezza, di apertura, di moderazione, di lucidità di visione che è stata la tua vita. La terra ti sia lieve.”, le parole di commiato del presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

“Profonda tristezza per la notizia della scomparsa di Franco Marini. Tanti pensieri, tanti ricordi. Un grande protagonista. Un grande amico”, ha scritto sui social Enrico Letta.

Monica Cirinnà scrive su Twitter: “Un pensiero commosso a Franco Marini, testimone di una tradizione nobile, fortemente attenta al dialogo tra la politica e le forze sociali. In questa traccia della sua azione politica stanno il suo esempio e una parte importante della sua eredità”.

“Ci ha lasciato uno dei grandi protagonisti del sindacato e della politica degli ultimi 40 anni – ha affermato Dario Franceschini -. Uno degli artefici della nascita dell’Ulivo e del centrosinistra, quando con coraggio impedì che il PPI scivolasse a destra. Io perdo un Maestro, un Padre, un Amico”.

Degno di essere menzionato il saluto di Guido Crosetto che lo ha ricordato citando un articolo di otto anni fa scritto da Stefano Di Michele su il Foglio intitolato “L’Italia di Marini“.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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