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Addio al mito di Hollywood Kirk Douglas: aveva 103 anni

LOS ANGELES. Un secolo leggendario vissuto sotto la luce dei riflettori, tra successi strepitosi, tragedie devastanti e tanta filantropia: se n’è andato a 103 anni Kirk Douglas, iconico attore dell’era d’oro di Hollywood. Ad annunciarlo è stato il figlio attore Michael su Instagram: “È con enorme tristezza che io e i miei fratelli annunciamo che Kirk Douglas ci ha lasciato oggi. Per tutti era una leggenda, per me, per Joel e Peter era semplicemente papà”.

Se ne va così uno delle più grandi star del periodo d’oro di Hollywood, sincero progressista, attore a tutto tondo, cinico e spregiudicato nel suo primo vero successo, L’asso nella manica di Billy Wilder (1951) dove interpreta un giornalista privo di scrupoli che specula sulla vicenda di un povero minatore rimasto intrappolato sul luogo di lavoro, aitante e sportivo tra l’Ulisse di Camerini (1954) e lo Spartacus di Kubrick(1960), cowboy alcolizzato in Sfida all’Ok Corrall di John Sturges (1957).

Kirk Douglas con il figlio Michael

Douglas era nato a New York nel 1916 con il nome di Issur Danielovitch. Figlio di un immigrato ebreo russo analfabeta che per sopravvivere ad Amsterdam, nello stato di New York, vendeva stracci, Kirk inizia a recitare mentre studia alla St Lawrence University. Dopo gli esordi in teatro, cambia nome e cognome: sceglie Kirk, come il nome di un personaggio dei fumetti che amava, e Douglas, il cognome della sua insegnante di dizione all’accademia.

Il cinema entra nella sua vita ufficialmente nel ’46, con una parte nel film “Lo strano amore di Marta Ivers”, poi arriveranno gli altri, piu’ di settanta film, da “Il grande campione” a “Il bruto e la bella”, da “Ulisse” a “Sfida all’Ok Corral”, da “20.000 leghe sotto i mari” a “Spartacus” con la regia di Stanley Kubrick.

Kirk Douglas con Silvana Mangano

L’ultimo film, a quasi 60 anni dal primo, è stato “Illusion”, del 2004, nei panni di un regista in punto di morte corroso dai sensi di colpa. Tre nomination all’Oscar, ma ha vinto la statuetta solo nel ’96 come premio alla carriera, oltre a un Golden Globe come migliore attore, nel ’57, per “Brama di vivere” e un altro alla carriera.

Doppiato in Italia da voci storiche come Paolo Stoppa, Gigi Proietti, Arnoldo Foà e Nando Gazzolo, Douglas nella vita privata si era sposato due volte. Dal primo matrimonio, con l’attrice inglese Diana Dill, ha avuto due figli, tra cui l’attore Michael Douglas, che vincerà due oscar.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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