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Annunciati i 12 libri finalisti del Premio Strega 2019

ROMA. Il Comitato direttivo del Premio Strega – composto da Pietro Abate, Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Ernesto Ferrero, Simonetta Fiori, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Melania G. Mazzucco (presidente), Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi e Giovanni Solimine ha scelto i 12 finalisti dell’ambito riconoscimento letterario.  La selezione è avvenuta tra 57 titoli candidati dagli Amici della domenica.

L’annuncio della cinquina finale non avverrà come da tradizione in Casa Bellonci, a causa della ristrutturazione dell’edificio, ma al Tempio di Adriano. Il 4 luglio la serata finale dal Ninfeo di Valle Giulia. Da quest’anno le case editrici possono essere presenti con più di un titolo, a differenza delle edizioni precedenti.

I dodici autori e libri in gara

Valerio Aiolli, Nero ananas (Voland), proposto da Luca Formenton;Paola Cereda, Quella metà di noi (Perrone), proposto da Elisabetta Mondello;

Benedetta Cibrario, Il rumore del mondo (Mondadori), proposto da Giorgio Ficara;

Mauro Covacich, Di chi è questo cuore (La nave di Teseo), proposto da Loredana Lipperini;

Claudia Durastanti, La straniera (La nave di Teseo), proposto da Furio Colombo;

Pier Paolo Giannubilo, Il risolutore (Rizzoli), proposto da Ferruccio Parazzoli;

Marina Mander, L’età straniera (Marsilio), proposto da Benedetta Tobagi;

Eleonora Marangoni, Lux (Neri Pozza), proposto da Sandra Petrignani;

Cristina Marconi, Città irreale (Ponte alle Grazie), proposto da Masolino d’Amico;

Marco Missiroli, Fedeltà (Einaudi), proposto da Sandro Veronesi;

Antonio Scurati, M. Il figlio del secolo (Bompiani), proposto da Francesco Piccolo;

Nadia Terranova, Addio fantasmi (Einaudi), proposto da Pierluigi Battista.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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