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Apple, il Tribunale Ue annulla il risarcimento da 13 miliardi di euro all’Irlanda

Il Tribunale dell’Unione europea si è pronunciato a favore di Apple nella querelle con l’Ue riguardante gli oltre 13 miliardi di euro di imposte arretrate nei confronti dell’Irlanda. Il Tribunale lussemburghese ha annullato la decisione delle Commissione Ue sui “tax ruling” irlandesi a favore di del colosso tecnologico di Cupertino.

Il Tribunale annulla la decisione in questione perché la Commissione non è riuscita a dimostrare in modo giuridicamente adeguato l’esistenza di un vantaggio anticoncorrenziale ai sensi dell’Articolo 107“, si legge nella sentenza.La Commissione Ue aveva accusato la multinazionale statunitense di avere un accordo fiscale illegale con le autorità irlandesi.

Secondo il Tribunale, “la Commissione ha sbagliato a dichiarare che la Apple ha avuto un vantaggio selettivo e quindi, per estensione, un aiuto di Stato“. Bruxelles “ha concluso erroneamente” che le autorità fiscali irlandesi “hanno dato ad Apple un vantaggio selettivo” avendo consentito loro di non imputare alle loro filiali irlandesi i redditi ottenuti dalle vendite fuori dall’America.

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Per il Tribunale “la Commissione avrebbe dovuto dimostrare che il reddito rappresentava il valore delle attività realmente portate avanti dalle filiali irlandesi“. Inoltre “la Commissione non è riuscita a dimostrare errori metodologici nel tax ruling contestato che avrebbe portato ad una riduzione dei profitti di Apple in Irlanda“.

Nonostante il Tribunale si rammarichi della natura incompleta e talvolta inconsistente del tax ruling contestato, i difetti individuati dalla Commissione non sono, da soli, sufficienti a provare l’esistenza di un vantaggio“, scrive il Tribunale.

Per Apple si tratta di un importante successo che però rappresenta solo il primo round di quella che potrebbe tramutarsi in una lunga battaglia giudiziaria tra l’azienda di Cupertino e l’antitrust dell’Unione europea. “Studieremo la sentenza e rifletteremo sui possibili altri passi da prendere“, ha affermato la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager commentando la sentenza. “La Commissione continuerà a guardare alle misure di pianificazione fiscale aggressiva alla luce delle regole degli aiuti di Stato, per valutare se risultano in aiuti illegali“, ha aggiunto.

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