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Argentina, prete italiano a processo per abusi su 20 bimbi sordomuti

BUENOS AIRES. Si è conclusa nella città argentina di Mendoza la prima udienza di un processo a porte chiuse contro due religiosi, di cui uno italiano, ed un giardiniere accusati di violenze sessuali tempo fa su numerosi bambini con difficoltà auditive ospitati nell’Istituto Próvolo della città, un’istituzione nata in Italia, precisamente a Verona, e diffusa in diversi Paesi per curare  i bambini sordomuti.

Ieri i tre – i sacerdoti Nicola Corradi di 83 anni e Horacio Corbacho di 59, e l’impiegato Armando Gómez di 57 – si sono rifiutati di rispondere alle domande. I loro legali hanno cercato di dilatare i tempi del processo chiedendo che le vittime tornino in aula per testimoniare nuovamente sull’accaduto. La richiesta è stata obiettata sia dal pubblico ministero sia dagli avvocati difensori, ed il tribunale dovrà esprimersi nel corso della seconda udienza odierna. Il capo d’accusa per i tre imputati è di abuso sessuale aggravato dal fatto di essere preposti alla protezione dei bambini.

Don Nicola Corradi al processo

Don Nicola Corradi, di origini veronesi, denunciato per la prima volta negli anni Ottanta sempre per casi di pedofilia presso l’Istituto Antonio Provolo di Verona, a causa della sua età avanzata si trova attualmente ai domiciliari Assieme a padre Corbacho era stato arrestato nel novembre del 2016 dopo le testimonianze di alcune vittime, mentre l’istituto nel Paese di papa Francesco è stato chiuso.

L’indagine scattata nei confronti degli insegnanti dell’istituto italiano, con sedi in Veneto e anche all’estero, era partita nel 2016. Nei giorni scorsi la rete italiana delle vittime della pedofila, L’Abuso, aveva annunciato che due anni fa era stato aperto un caso anche presso la Procura della Repubblica di Verona. Ma di quest’ultimo al momento non si sa nulla.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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