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Attacco terroristico a Vienna provoca 4 morti e 17 feriti

Il cuore dell’Europa è sotto attacco: ieri notte quattro persone sono state uccise nel corso di una serie di attacchi terroristici che hanno avuto luogo a Vienna. La polizia austriaca ha comunicato che le vittime sono due uomini e due donne. Mentre i feriti, tutti da arma da fuoco, sono 17, di cui sei in pericolo di vita. Uno dei feriti è un poliziotto, che attualmente si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva e le cui condizioni rimangono stabili.

Secondo gli inquirenti gli attentatori potrebbero essere almeno quattro, uno dei quali, molto probabilmente un simpatizzante dell’Isis, è stato ucciso dalla polizia. La sua casa è stata perquisita e sono stati sequestrati materiali video. Secondo le prime ricostruzioni l’uomo indossava una finta cintura esplosiva, particolare che avrebbe indotto gli agenti a freddarlo. Altri membri del commando sono stati arrestati dopo essersi arresi. Non sono ancora del tutto chiari i motivi dell’attacco. Inoltre un altro presunto attentatore, “armato e pericoloso”, è ancora ricercato.

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La dinamica dei fatti

Un commando è entrato in azione nella serata di ieri mettendo in un attacco multiplo in sei punti distinti della capitale austriaca con gli attentatori che hanno sparato a caso nei locali.

Tutto è cominciato vicino alla Sinagoga nella Seitenstettengasse, situata nel centro, dove molte persone si godevano l’ultima libera uscita prima della serrata dettata dalle nuove disposizioni governative anti Covid. Intorno alle 20 si sono sentiti primi spari, un’esplosione (secondo alcune fonti un assalitore si sarebbe fatto esplodere), diversi sospetti in fuga e un arresto. La sinagoga dista a pochi passi dal Teatro dell’Opera, motivo per il quale nei minuti immediatamente successivi all’attacco gli spettatori, scortati dalle forze dell’ordine, sono stati costretti ad abbandonare lo spettacolo.

Nehammer: “Viennesi non uscite di casa, l’emergenza è ancora in corso”

Il ministro dell’Interno, Karl Nehammer, non ha confermato la cattura di uno o più assalitori. Come nessuno ha confermato che l’obiettivo primario dell’attacco fosse proprio il luogo di culto ebraico: la polizia ha riferito che il commando, composto da “molti sospetti armati di fucile”, ha sparato in 6 luoghi diversi della città. Le forze speciali hanno dunque dato il via a una massiccia caccia all’uomo per le vie di Vienna, presto affiancate dall’esercito.

Il ministro Nehammer ha lanciato un appello in tv ai cittadini viennesi invitandoli a non uscire di casa se non per motivi professionali o altre necessità urgenti, perché l’emergenza dopo l’attacco di stanotte nella capitale austriaca è ancora in corso. Le scuole resteranno chiuse.

Già nella notte la polizia viennese aveva invitato i residenti del centro città a trovare riparo, a non uscire di casa e a non diffondere foto o video dell’attacco in corso che avrebbe potuto mettere in pericolo agenti o passanti. Quest’ultimo appello è rimasto inascoltato in quanto una moltitudine di immagini e filmati hanno in poco tempo fatto il giro del web.

Il cancelliere Kurz: “L’Austria non si lascerà intimidire dal terrorismo”

“È un attacco terroristico disgustoso”, è il commento del cancelliere austriaco Sebastian Kurz, che ha poi ha sottolineato come l’Austria non si lascerà intimidire dal terrorismo. Secondo il cancelliere non è escluso si sia trattato di un’attentato di matrice antisemita: “Si è trattato definitivamente di un attacco terroristico. Alcuni attentatori sono ancora in fuga, sono ben equipaggiati e hanno agito in modo professionale”, ha aggiunto.

Il commento di alcuni leader europei

“I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo”, ha tuonato il presidente francese Emmanuel Macron di fronte all’ennesimo attacco in Europa dopo la decapitazione di Samuel Paty e gli attentati di Nizza e Lione. Anche il premier Giuseppe Conte dopo gli incresciosi fatti ha lanciato un tweet: “Non c’è spazio per l’odio e la violenza nella nostra casa comune europea”. Intanto, la Repubblica Ceca ha deciso di avviare controlli alle frontiere con l’Austria.

Carlo Saccomando

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