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Attentato contro militari italiani in Iraq: cinque feriti

BAGHDAD. A tre giorni dal sedicesimo anniversario dell’attentato di Nassiriya, che provocò ventotto morti, diciannove italiani e nove iracheni, un altro attentato esplosivo è stato perpretato contro i militari italiani in Iraq: cinque i feriti, di cui tre in gravi condizioni. Non sarebbero in pericolo di vita. Lo si apprende da fonti della Difesa. I cinque militari coinvolti nell’esplosione sono stati subito soccorsi, evacuati con elicotteri Usa facenti parte della coalizione e trasportati in ospedale. Le famiglie dei militari sono state informate.

L’attentato, riferisce lo Stato maggiore della Difesa, è avvenuto stamane quando un Ied, un ordigno esplosivo rudimentale, è detonato al passaggio di un team misto di forze speciali italiane in Iraq. La procura di Roma ha aperto un fascicolo d’inchiesta per attentato con finalità di terrorismo e lesioni gravissime.

Il gruppo (composto da personale del 9° reggimento “Col Moschin” paracadutisti e del gruppo operativo incursori della Marina militare) stava svolgendo attività di addestramento (“mentoring and training”) in favore delle forze di sicurezza irachene impegnate nella lotta all’Isis. Un paracadutista avrebbe perso entrambe le gambe.

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, è stato prontamente messo al corrente dell’attentato dal capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Enzo Vecciarelli, e segue con attenzione l’evolversi della situazione.  Guerini, che ha informato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte, ha espresso “la più profonda vicinanza alle famiglie e ai colleghi dei militari coinvolti”.

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