Questa volta non si tratta del famoso programma televisivo australiano Airport Security, che documenta l’attività degli agenti alla dogana aeroportuale australiana contro l’immigrazione clandestina, il narcotraffico, gli atti terroristici e la diffusione di pericolose epidemie esotiche, bensì della realtà nude e cruda.
Il Dipartimento dell’Agricoltura ha bloccato l’ingresso nel paese di 900 nuovi veicoli Mercedes provenienti dall’Europa, per un valore di oltre 31 milioni di euro, fermati in quattro diversi porti. A causare l’inconveniente è stata una rara lumaca esotica, che finora non aveva mai varcato i confini dell’Australia. In seguito è stata disposta l’immediata riesportazione delle auto di diversi modelli, da limousine ad auto da corsa, da piccoli hatchbacks con sportello posteriore a furgoni per le consegne.
La lumaca detta Heath snail (Helialla itala), che si ritiene esista solo in Europa sudorientale, in Canada e in Usa, “è una specie nociva di significativo impatto agricolo e ambientale – dichiara il Dipartimento – e può essere letale alla flora e fauna locali“. I veicoli attualmente sono stati trattenuti in stretta quarantena presso i porti di arrivo in quattro stati d’Australia: Queensland, New South Wales, Victoria e Western Australia.
Mercedes in un comunicato ha dichiarato che le auto saranno rispedite a Zeebrugge, in Belgio, in container sigillati, per non contaminare le navi “roll-on roll-off” che normalmente trasportano autoveicoli. Inoltre ha aggiunto che lavorerà strenuamente per “risolvere il problema di contaminazione relativo a vari modelli di veicoli spediti in Australia a bordo di un numero di navi“.
È proprio il caso di dire che una lumaca è stata in grado di fermare le Mercedes.
Carlo Saccomando