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Beverly Hills 92010, il ritorno del telefilm cult Anni 90

La notizia, rimbalzata da rumors americani, sembra confermata: le avventure dei rampolli della Los Angeles ricca sono pronte a tornare sul piccolo schermo

Il 7 agosto del 1990 esplode il caso tuttora irrisolto di Simonetta Cesaroni, la giovane impiegata assassinata nell’ufficio di via Poma, a Roma, dove lavorava. Il 3 ottobre, a Berlino, i cinque Länder della Germania Orientale sono annessi alla Repubblica Federale Tedesca.

Pagine di storia indelebili, a cui va necessariamente aggiunta una voce, per forza. Il 4 ottobre del 1990 andava in onda il primo episodio di “Beverly Hills 90210”, uno dei telefilm di maggiore successo della storia del piccolo schermo. È il primo esempio del filone dei “teen drama”: racconta la storia, gli intrecci e gli amori di un gruppo di adolescenti dell’alta borghesia californiana, tutti residenti nel dorato distretto di Beverly Hills, quello che ha come codice di avviamento postale il magico numero “90210”.

I nomi di Brenda, Brandon, Kelly, Dylan, Donna e David diventano di uso comune anche nelle anagrafi, per i nuovi nati, e le vite degli adolescenti americani tornano di tendenza, così come era stato anni prima per i teneri protagonisti di “Happy Days”. Il tutto però in una chiave nuova e diversa, filtrata dagli anni Novanta, decennio decisamente dorato ma con problemi come droga, Aids, sessualità e alcolismo che il telefilm affronta, anche coraggiosamente.

Gli attori del cast (Jason Priestley, Shannen Doherty, Jeannie Garth, Ian Ziering, Gabrielle Carteris, Luke Perry, Brian Austin Green, Douglas Emerson e Tori Spelling), sembrano destinati a carriere di enorme successo, tale e tanto il clamore che riscuotono in tutto il mondo.

I giovanotti e le signorine di Beverly Hills andranno avanti per dieci anni esatti, fino al 2000, lasciando poi orfane intere generazioni di adolescenti che fino ad allora non si sono perse neanche una puntata o una delle innumerevoli repliche. In realtà, di fortuna quel gruppo di giovani attori non ne avrà tantissima: quelli a cui il riciclo riesce meglio mettono insieme carriere altalenanti, altri scompaiono nell’oblio. Ma per tutti, vale il marchio di fabbrica: saranno per sempre i personaggi di Beverly Hills, come Henry Winkler è destinato a restare “Fonzie” per il resto dei suoi giorni e Sean Connery sarà per sempre il vero 007.

Ma adesso, a quasi vent’anni di distanza dalla cerimonia degli addii, dagli Stati Uniti rimbalza una notizia bomba, almeno così sperano i produttori. Del telefilm culto ci sarà un “reboot”, termine tecnico per indicare una nuova versione, a cui pare che buona parte del cast abbia accettato di partecipare, sperando di rilanciare carriere asfittiche e o ferme al palo. Una notizia che pare confortata dalla corsa di emittenti e piattaforme televisive che sarebbero pronte a giocare al rialzo pur di assicurarsi le nuove avventure dei ragazzi del sobborgo ricco di Los Angeles.

La notizia era già circolata mesi fa, quando Tori Spelling, una delle protagoniste, aveva postato una foto dagli studi “CBS” accompagnata dall’hashtag #92010vibes. Certo, non potranno più essere gli adolescenti che frequentavano la “West Beverly High School”: oggi sono cinquantenni con i capelli radi e le rughe intorno al volto, alle prese con la dieta, la palestra e il colesterolo a palla. Perché anche sotto le palme di Beverly Hills – è questa la vera notizia – il tempo passa e non perdona.

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