Sarà una settimana indimenticabile per i dirigenti italiani di Amazon, non tanto per l’arrivo del Black Friday e il conseguente aumento di lavoro, e quindi dei profitti, quanto per le proteste da parte dei lavoratori delle sedi di Brandizzo (Torino) e Marene (Cuneo), addetti alla distribuzione merci, che hanno deciso incrociare le braccia, proprio nei giorni antecedenti al “venerdì nero”, ricorrenza di importazione statunitense.
Secondo quanto riferiscono gli stessi lavoratori, la protesta è stata indetta dalla Uil Trasporti del settore logistica per denunciare “i carichi di lavoro estenuanti” e chiedere più sicurezza sul lavoro. Il pacchetto è di 16 ore di sciopero, e avrà inizio da giovedì.
Da qualche anno a questa parte anche gli italiani approfittano della settimana del Black Friday per usufruire di offerte e sconti imperdibili su diverse tipologie di prodotti. In un certo senso è l’evento clou che sancisce l’inizio dello shopping natalizio. Come da tradizione il Black Friday viene celebrato il giorno dopo il Thanksgiving day, ovvero il giorno del Ringraziamento.
Un ringraziamento che l’azienda guidata da Jeff Bezos dovrebbe tributare ogni giorno nei confronti dei suoi dipendenti, perché rappresentano uno degli elementi fondamentali del successo di Amazon. Il famoso sorriso dalla A alla Z, logo aziendale, dovrebbe essere quello stampato sui volti di tutti i circa 647.500 dipendenti sparsi in giro per il mondo. La sensazione è che quel sorriso si manifesti sopratutto sul volto degli azionisti alla vista di alcuni numeri, come ad esempio quello inerente al fatturato del 2018, pari a 232,9 miliardi di dollari, oppure quello relativo all’utile di 11,3 miliardi di dollari.
Lo slogan aziendale afferma «Work Hard. Have Fun. Make History.» ovvero «Lavora sodo. Divertiti. Fai la storia.», ma la sensazione è che per quanto i lavoratori di Brandizzo e Marene abbiano lavorato sodo, ci sia stato ben poco di cui divertirsi. Toccherà a loro scrivere una nuova storia.
Carlo Saccomando