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Bonus collaboratori sportivi: giovedì 13 maggio giornata decisiva?

Giovedì 13 maggio potrebbe essere la giornata decisiva per avere informazioni certe sul bonus collaboratori sportivi, infatti, in tale data il Consiglio dei ministri discuterà il decreto ‘Sostegni bis’ e nello specifico si potrebbe meglio comprendere cosa ne sarà dell’articolo 26 , visto che in bozza annuncia il prolungamento del bonus collaboratori sportivi per i mesi di aprile e maggio.

Quello che i collaboratori sportivi vorrebbero poter capire riguarda da un lato specifiche circa l’importo relativo ai nuovi bonus, ricalcherà quelli precedenti? e dall’altro i tempi di pagamento, oltre che le modalità per richiederlo.

Nel mentre vi é un’altra questione che fa discutere e che lascia l’amaro in bocca relativamente al mondo dello Sport e riguarda lo slittamento della Riforma dello Sport al 2024, o come ironicamente afferma Spadafora in un preciso post su Facebook: “più probabilmente al duemilamai“. I dettagli:

Bonus collaboratori sportivi: giovedì giorno decisivo?

Non resta che attendere Giovedì 13 maggio, ormai per i collaboratori sportivi dovrebbe davvero essere questione di poche ore, poi si comprenderà la loro sorte. Dopo mesi di chiusura delle palestre a causa delle restrizioni antiCovid, il 1 giugno palestre e piscine al chiuso dovrebbero, resta d’obbligo il condizionale fino ad annuncio del Governo, poter riaprire. Ma i collaboratori sportivi sono in ansia perché vorrebbero poter comprendere quali mensilità extra il Governo dovrebbe approvare, si vocifera potrebbero essere solo due, aprile e maggio, in quanto difficilmente verrà concesso anche giugno giacché dovrebbe poter riaprire tutto il comparto sportivo.

Il 13 maggio il Consiglio dei ministri discuterà il decreto “Sostegni bis” e dunque anche l’articolo 26 contenuto nella bozza che menziona proprio il bonus collaboratori sportivi. Se tutto dovesse ripercorrere i bonus erogati in precedenza da Sport e Salute gli importi potrebbero essere analoghi a seconda del fatturato. In teoria anche la logica di assegnazione dovrebbe ripercorrere quella delle mensilità precedenti ossia per quanti ne sono già stati beneficiari dovrebbero essere assegnati in automatico, previa conferma dei requisiti via email. Il bonus come in passato dovrebbe spettare ai lavoratori impiegati con rapporti di collaborazione presso:

  • il Comitato Olimpico Nazionale (CONI)
  • il Comitato Italiano Paraolimpico (CIP)
  • le federazioni sportive nazionali
  • le discipline sportive associate
  • gli enti di promozione sportiva
  • riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale (CONI) e dal Comitato Italiano Paraolimpico (CIP)
  • le società e associazioni sportive dilettantistiche

Altro aspetto che interessava ma ha deluso il mondo dello sport era la Riforma dello Sport. Ecco le considerazioni dell’Ex ministro dello Sport Spadafora in uno dei sui ultimi post Facebook:

Riforma dello Sport, nulla di fatto fino al 2024

Ebbene sì. La Riforma dello Sport è stata inspiegabilmente rinviata al 2024, ma più probabilmente al #duemilamai

Il Senato, con un emendamento di Forza Italia, che ha avuto l’ok della Sottosegretaria Vezzali, e ahimè votato nella confusione generale dalle stesse forze politiche che l’avevano approvata, ha buttato al vento anni di lavoro che avevano coinvolto tutte le forze politiche.

Si poteva e doveva migliorare la Riforma, a partire dalle tanto attese norme sui lavoratori sportivi; si potevano trovare altri fondi (oltre ai 100 milioni già stanziati) per evitare di gravare con i nuovi contratti su ASD e SSD in questo momento così complicato. Ma nella Riforma sono presenti anche tante altre norme su cui eravamo tutti d’accordo, compreso il mondo sportivo.

Rinviare al 2024 significa scegliere di non occuparsene, chiedere ad altri di farlo, perché a marzo del 2023 finisce questa Legislatura e verosimilmente nel 2024 neppure la Sottosegretaria Vezzali ricoprirà ancora questo ruolo. È un gesto contro il mondo dello sport e, in particolare, contro i lavoratori sportivi.

Spero che la Sottosegretaria Vezzali convochi quanto prima un tavolo di maggioranza su questo tema e che con un emendamento alla Camera si possa rimediare“.

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Erica Venditti

Erica Venditti, classe 1981, dal 2015 giornalista pubblicista. Dall'aprile 2012 ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

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