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Bonus collaboratori sportivi, Sport e Salute pubblica report: è polemica

Non si placano le polemiche a seguito della pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto sostegni, i collaboratori sportivi sono esausti di attendere e delusi dai ristori. Sport e Salute, azienda che eroga i sostegni, ha dalla sua, sui social, pubblicato il report in cui scatta la fotografia dettagliata dei collaboratori sportivi, lanciando il tutto con un post sulla pagina ufficiale Facebook, che é stato letteralmente invaso dai commenti, negativi, dei collaboratori sportivi che chiedono giustizia e di rivedere le regole.

Sono al collasso e sono stati dimenticati, dicono, da un Governo che si è completamente scordato del settore sport. Le palestre non riapriranno certamente almeno fino a maggio giacché la zona gialla è stata praticamente abolita ed il prossimo DPCM prevedrà solo regioni Rosse o al più arancioni. La categoria ormai al collasso, chiede supporti reali e non report, che per giunta, mostrano tante incongruenze, a detta dei collaboratori sportivi, ed evidenziano ancor più le mancanze. Nell’articolo troverete in primis il post di Sport e salute circa il report, il link ove lo stesso potrà essere visionato ed in carrellata solo alcuni dei numerosissimi commenti lasciati dai collaboratori sportivi.

Sport e Salute: Focus sui collaboratori sportivi, insorge la polemica sui social

Sport e Salute, focus sui Collaboratori Sportivi. “Tutti i dettagli sui lavoratori dello sport. Sport e Salute S.p.A. ha “scattato” la fotografia dettagliata dei Collaboratori Sportivi che stanno ricevendo il bonus a causa delle chiusure dovute alla pandemia.

È un focus completo su chi ogni giorno lavora nelle società e nelle associazioni sportive: numero di domande completate, fasce d’età, area geografica di residenza, distribuzione regionale, componenti del nucleo familiare, titolo di studio, tipologia di organizzazione presso cui si presta la propria opera, tipologia della collaborazione, abilitazioni professionali. Qui il Focus report generale

Bonus collaboratori sportivi: le numerose rimostranze

Francesca: “I grafici sono ben fatti, frutto di un ottimo lavoro . Si evince quanto tutta la situazione delle fasce sia studiata a tavolino dal signor Draghi. Il 93% non supera i 10000€ , quindi persone che non pagano le tasse non hanno “doveri e di conseguenza neanche “diritti ? Perché un collaboratore sportivo dovrebbe prendere meno di un reddito di cittadinanza? Lo stato deve garantire il minimo per vivere non sopravvivere

Annalisa:Doveva essere un fondo per lo SPORT, DOVEVA. Invece gli allenatori, i tecnici e i dirigenti sono il 33% rispetto al 67% CHE NON HA NESSUNA SPECIALIZZAZIONE, segno che hanno fatto fare richiesta anche ai figli, nipoti, nonni e zii. Necessaria indagine”

Marcello:Tutto questo continuerà se Aiuterete le ASD e SSD senza partita iva a superare questo periodo, altrimenti i collaboratori sportivi andranno a zappare la terra perché le ASD e SSD chiuderanno….. Vogliamo sostegni per affitti e bollette non chiediamo altro”

Alice:Tanto parlare e tante analisi però io sto ancora aspettando il mio bonus di Novembre (e tutti i successivi ovviamente). I risparmi sono finiti, e come me chissà quanti siamo a non sapere come tirare avanti

Tommaso: Se le asd senza partita iva non avranno aiuti chiuderanno e lasceranno a casa i propri collaboratori e niente sport dilettantistico per tanti ragazzi ! È la fine dello sport. Fate ripartire lo sport, fateci allenare. Molti ragazzi dopo tanti mesi di fermo non torneranno più. Fate Qualcosa!”

Facolto: Il focus serve a legittimare un errore di fondo, ovvero che chi è rimasto senza reddito per mesi doveva essere comunque aiutato rispettando i contratti in essere in essere al 2020 e 2021 attraverso autocertificazione. Chiunque avesse ricevuto maggiori compensi nel 2019, oltre i 10.000, doveva ricevere di più ma questo non significa che chi ha investito, fatto programmi, ascoltato le promesse della politica, ( disattese poi da questo governo che crede di perseguire principi di eguaglianze opinabili volti a dare meno e a creare profonde lacerazioni sociali) debba aspettarsi di meno di chi percepisce il reddito di cittadinanza”

Roberto: Tra le altre cose, i dati mostrano che il 66% dei percipienti delle indennità non ha abilitazioni professionali, quindi non potrebbero lavorare e non dovevano ricevere alcuna indennità, perché non hanno nemmeno il corso da 2 giorni rilasciato da un Eps. L’altro dato sconvolgente è che più del 70% di chi ha percepito migliaia di euro (€800 x marzo, aprile, maggio, giugno, novembre, dicembre 2020) di indennità per restare a casa, nel 2019 aveva ricevuto compensi per meno di 5.000€. Difatti il collaboratore sportivo non è e non può essere PER LEGGE l’unica fonte di reddito, infatti sono prevalentemente studenti universitari o persone a carico o con un lavoro principale e di conseguenza sono soldi di cui non avevano diritto. Circa mezzo miliardo di euro di soldi pubblici spesi male che potevano andare a tante A.s.d. soprattutto quelle senza partita Iva che sono state escluse da qualsiasi indennità.

La conferma che tutto questo era un censimento per avere una fotografia del mondo sportivo dilettantistico e capire l’entità della pressione fiscale/contributiva che si potrà applicare a partire dal 2022 grazie alla riforma appena approvata. In sostanza, lo sport di base è stato compromesso“.

Mario:Preoccupatevi di fare giustizia sui bonus. Chi ha preso anche 200 euro in uno dei 3 mesi viene escluso dai bonus solo perché ha provato a campare”.

Voi che idea vi siete fatti sul focus collaboratori sportivi fatto da Sport e Salute, avete richieste in merito?

Erica Venditti

Erica Venditti, classe 1981, dal 2015 giornalista pubblicista. Dall'aprile 2012 ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

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