• DAL MONDO

Cannoni ad acqua e lacrimogeni la polizia cerca di fermare le proteste

HONG KONG. La polizia di Hong Kong ha sparato i lacrimogeni nel tentativo di disperdere gli attivisti che si stavano riunendo davanti ai palazzi governativi, tra lanci di pietre e laser puntati contro gli agenti. Secondo i media locali, i cannoni d’acqua sono tornati in servizio a Harcourt Road. Nel frattempo, malgrado i divieti disposti dalla polizia, sono ormai migliaia per persone scese in piazza a dimostrare contro la legge sulle estradizioni in Cina e a favore della democrazia. La polizia ha ripreso il controllo dell’area intorno al parlamento. Il Consiglio legislativo, dopo un’ora circa di guerriglia con i manifestanti che oltre a scagliare mattoni, pietre e oggetti pesanti all’indirizzo degli agenti in tenuta antisommossa, hanno lanciato diverse molotov all’interno del recinto che circonda l’edificio. Secondo i media locali, molti attivisti sono indietreggiati verso Wan Chai e Causeway Bay.

I due mezzi della polizia con cannoni ad acqua sono apparsi a Yeung Uk Road e Tai Ho Road dopo il lancio di mattoni, molotov, spranghe e pali di bambù verso gli agenti in tenuta antisommossa. Le forze dell’ordine hanno riferito ai media locali che i colpi di pistola sono stati usati come avvertimento ai manifestanti. In migliaia avevano preso parte, a dispetto della pioggia, alla marcia autorizzata in extremis: ultimo evento del 12/mo weekend di fila di proteste pro-democrazia che da due mesi e mezzo sono in corso a Hong Kong. Ad aprire il corteo un grande striscione a ricordare che le 5 richieste fatte dagli attivisti alla leadership dell’ex colonia. Si tratta del ritiro formale della contestata legge sulle estradizioni in Cina (malgrado la governatrice Carrie Lam l’abbia definita “morta”), le dimissioni delle stessa Lam, il suffragio universale per votare governatore e parlamento locali, un’indagine indipendente sull’operato brutale della polizia e la cancellazione delle accuse a carico di quanti sono stati arrestati durante le proteste.

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