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Claire Fontaine mostra a Genova l’inconsistenza del benessere materiale

GENOVA. In mostra da oggi, e fino al prossimo 5 maggio, la retrospettiva “La borsa e la vita” di Claire Fontaine alla Loggia degli Abati di Palazzo Ducale. Fondato nel 2004 a Parigi, Claire Fontaine è un collettivo artistico concettuale e femminista con base a Palermo, finalista nel 2013 del prestigioso Prix Marcel Duchamp, che ha partecipato a numerose esposizioni in musei e rassegne internazionali.

“La borsa o la vita!” urlavano i briganti, mentre oggi il capitalismo sfrutta denaro, tempo, relazioni, e il modo in cui ognuno si adatta alle condizioni finanziarie sempre più precarie, secondo Fontaine. Le opere esposte a Genova vertono quindi attorno alle idee di valore e di frugalità, in relazione all’istituzione a Genova nel 1407 di uno dei primi istituti bancari al mondo, la “Casa delle compere e dei banchi di San Giorgio”.

Curata da Anna Daneri, la mostra è costituita da un insieme di frasi visive che s’intrecciano tra loro, rimandando anche a testi di Claire Fontaine e citazioni sulla storia economica di Genova. Tra le opere esposte, “Secret Money Paintings”, realizzati con alcune monete reali per riflettere sul valore economico della pittura e degli scambi commerciali a partire dal sistema artistico, ma anche sculture sempre con monete reali trasformate artisticamente, come “Change”, che alludono ai metodi di protezione da un sistema economico che esclude i più deboli, e “Untitled” (Money Trap) che rappresenta, invece, una cassaforte in cui la mano entra aperta senza la possibilità di uscire, se non chiusa, simbolo di avidità e dell’illusione dei dispositivi di sicurezza.

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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