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Costretta a prostituirsi fra sevizie e abusi di gruppo

COSENZA. Ancora un crimine nefando compiuto dal gruppo, uno come tanti, senza regole, morale e onore e tanto meno umanità. Per dieci anni è stata costretta a subire abusi sessuali di gruppo oltre violenze fisiche e psichiche. Fino a quando non ha trovato il coraggio, il 5 agosto scorso, di denunciare tutto agli agenti del Commissariato di Corigliano Rossano della Polizia che stamani, in esecuzione di un’ordinanza del gip su richiesta della Procura di Castrovillari, hanno arrestato 5 uomini per di violenza sessuale di gruppo ed estorsione.

E infatti alle prime ore della mattinata odierna personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Corigliano-Rossano, unitamente a quello della Squadra Mobile di Cosenza e con l’ausilio di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale di Rende, ha tratto in arresto P. L. G., di Corigliano- Rossano; S. G., di Corigliano- Rossano (CS); W. O., di Corigliano Calabro (CS); G. M., di Corigliano Calabro (CS) e S. B., di Corigliano Calabro (CS). Sono accusati di violenza sessuale di gruppo ed estorsione, per fatti commessi in Corigliano-Rossano fino al luglio 2019 e nell’arco temporale di circa dieci anni. La donna sarebbe stata anche costretta a prostituirsi. L’incubo è nato da una relazione extraconiugale con uno degli arrestati che poi ha abusato di lei insieme ad altri sottoponendola a violenze che hanno reso necessario il ricorso alle cure dei medici di un ospedale romano, per giustificare con i familiari, all’oscuro di tutto, una non meglio specificata malattia che gli provocava segni sul corpo.  Alla vittima è stato intimato di tacere pena la morte del marito e del figlio. Gli arrestati le avrebbero anche estorto denaro dietro la minaccia di divulgare filmati sessuali. L’attività di riscontro, effettuata da personale della Polizia di Stato, sotto le direttive della Procura della Repubblica di Castrovillari, dava consistenza ai fatti narrati dalla vittima, dai quali emergeva effettivamente un lungo periodo nel corso del quale la malcapitata, veniva sottoposta ad ogni genere di violenze sessuali nonché a richieste estorsive di denaro e di prestazioni sessuali ottenute con costrizioni e violenze fisiche e psichiche. A riscontro di quanto denunciato dalla vittima, nell’immediatezza venivano effettuate varie perquisizioni domiciliari a carico degli indagati nel corso delle quali venivano rinvenuti 480 grammi di marijuana, un bilancino di precisione ed una serra per la coltivazione indoordella stessa marijuana, nonché attrezzi utilizzati per effettuare prestazioni sessuali particolari. Sono in corso ulteriori indagini al fine di addivenire alla identificazione di altri soggetti che nel corso di questo lungo lasso di tempo si sono resi corresponsabili di violenze sessuali nei confronti della cittadina albanese. Dopo le formalità di rito gli arrestati verranno associati presso la Casa Circondariale di Castrovillari a disposizione dell’A.G. competente. Si tratta dell’ennesimo risultato investigativo raggiunto nel breve periodo dalla Procura della Repubblica di Castrovillari a seguito di denuncia della vittima, in stretta e perfetta sinergia operativa con il personale della Polizia di Stato, a testimonianza dell’impegno e della presenza delle Forze dell’Ordine e della magistratura nel territorio del comune di Corigliano-Rossano.

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