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Covid, sono più a rischio i soggetti con gruppo sanguigno A

Il gruppo sanguigno A sembra più incline a sviluppare sintomi più gravi di Covid-19. Di conseguenza hanno maggiori rischi coloro che possiedono questo gruppo sanguigno.

L’indicazione viene da una ricerca scientifica internazionale che ha coinvolto centri di ricerca di sette ospedali italiani, norvegesi, tedeschi e spagnoli ed è stata divulgata dalla autorevole rivista scientifica New England Journal of Medicine.

In Italia lo studio è stato coordinato dal Policlinico di Milano e ha visto la partecipazione dell’Istituto Clinico Humanitas e l’Ospedale San Gerardo di Monza.  Gli scienziati, tra i quali ben27 specialisti del Policnico meneghino, hanno preso in esame 1.600 pazienti di Italia e Spagna, i due Paesi più colpiti dall’emergenza coronavirus, scoprendo tra le altre cose che il gruppo sanguigno 0 sarebbe associato a sintomi più lievi: informazioni preziose, che consentiranno ai medici di prevedere per tempo eventuali complicazioni e che potranno migliorare le possibilità di cura sui pazienti positivi al virus Sars-CoV-2.

covid gruppo sanguigno A

“Con la nostra ricerca abbiamo stabilito che il gruppo sanguigno – spiega Luca Valenti, coordinatore italiano dello studio e medico del Centro Trasfusionale del Policlinico di Milano – è uno dei principali fattori ereditari che predispongono a sviluppare una malattia più grave per la Covid-19In particolare, i risultati ci dicono che il gruppo sanguigno A ha un rischio aumentato di compromissione polmonare severa, mentre chi appartiene al gruppo 0 è più protetto. E dato che il gruppo sanguigno è ereditario, è possibile concludere che è ereditaria anche la predisposizione a  questa malattia”.

   Il sospetto che i gruppi sanguigni influenzassero in qualche modo la gravità dei sintomi da Covid-19 era già emerso in un precedente studio cinese: “La novità della nostra ricerca – commenta Daniele Prati, direttore del Centro Trasfusionale del Policlinico di Milano – è che nei pazienti presi in esame abbiamo analizzato tutti i marcatori dell’intero genoma, confermando per la prima volta in maniera sistematica che il gruppo sanguigno è uno dei fattori principali che portano a predire la gravità dei sintomi”.

Mel Menzio

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