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Distrutto dalle fiamme il castello di Okinawa, Patrimonio Unesco

TOKYO. E’ andato completamente distrutto in un incendio l’edificio principale del castello di Okinawa, Patrimonio dell’umanità Unesco. Le fiamme sono divampate nelle prime ore del mattino di giovedì e poco hanno potuto fare le oltre 10 autobotti dei vigili del fuoco. L’incendio ha mandato in fumo una superficie di 4.200 metri quadrati. Sono stati distrutti il corpo principale e i palazzi settentrionale e meridionale, prevalentemente costruiti in legno. Una trentina di persone che vivono nei dintorni dell’edificio sono state evacuate. La polizia ha comunicato che non si conoscono al momento le cause del rogo e si esclude la presenza di feriti. 

 L’antico castello Shuri è una delle principali attrazioni turistiche nell’isola a sud ovest dell’arcipelago e risale al regno Ryukyu, che governò sul territorio per 450 anni, prima dell’integrazione di Okinawa da parte giapponese, nel 1879.  Sebbene il castello venne seriamente danneggiato durante i bombardamenti statunitensi, nel corso della Seconda guerra mondiale, il complesso fu parzialmente restaurato e aperto al pubblico all’interno di un parco nazionale nel 1992. Nel dicembre del 2000 il sito è diventato l’undicesimo Patrimonio dell’umanità in Giappone. Il castello di Shurijo è una fortezza monumentale che sorge sulle colline che sovrastano Naha, la capitale della Prefettura di Okinawa. Fu la residenza di generazioni di sovrani Ryukyu che regnarono sulle isole sudoccidentali del Giappone per quasi 450 anni. Dalla maestosa architettura, molti i reperti storici e l’affascinante storia del castello. Si ritiene che il castello originale sia stato eretto alla fine del XIV secolo. In seguito fu devastato da guerre e incendi e praticamente raso al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale dai bombardamenti delle “fortezze volanti” americane. Ricostruito in base a fotografie e documenti storici, venne riaperto al pubblico nel 1992.

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