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Domiciliari ad attivista No Tav per gli incidenti del 7 dicembre

TORINO. L’ultimo arresto legata alla Tav, anzi al fronte No Tav, era stato quello di Nicoletta Bosio. Un altro attivista No Tav è stato messo agli arresti domiciliari e altri 33 sono stati denunciati, a Torino, per episodi avvenuti lo scorso 7 dicembre in Valle di Susa durante una dimostrazione contro il cantiere della nuova ferrovia Torino-Lione. I provvedimenti arrivano all’esito di un’indagine della Digos. 

Ai domiciliari è stato messo Alessandro Rapisarda, 28 anni, militante del centro sociale Askatasuna, che risulta indagato per resistenza aggravata a pubblico ufficiale e danneggiamento seguito da incendio. Il 7 dicembre una cinquantina di dimostranti, dopo essere partiti dall’abitato di Giaglione, raggiunsero una cancellata metallica di sbarramento a circa un chilometro dal cantiere, e, dopo avere accatastato della legna, vi diedero fuoco. Dal gruppo Inoltre vennero lanciate pietre e bombe carta contro le forze dell’ordine, che risposero con i lacrimogeni.

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