• ECONOMIA

E-commerce: Tim insegna come vendere online ai venditori del domani

L'emergenza sanitaria dovuta al Covid ha ampliato a dismisura un fenomeno già in espansione da anni: la vendita online. Tim insegna come partire con il piede giusto a chi vuole percorrere la via del commercio digitale

Le vendite online, anche nel nostro paese, saranno la forma di commercio vincente del futuro. Venditori e acquirenti sono sempre più orientati verso l’E-commerce che agli inizi degli anni 2000 veniva definito “New Economy.”  Ebbene questa formula economica non solo è diventata una realtà ma ha preso il sopravvento, come testimoniano e le notizie sul fatturato di Jeff Besos, aiutato come molti altri colossi dell’e-commerce, dall’ultima emergenza mondiale per Covid19.

Grazie a una rete di oltre 40 partner TIM ha lanciato il progetto Operazione Risorgimento Digitale divulgando gratuitamente contenuti formativi per le imprese che vogliono intraprendere la via del commercio digitale. Tim formerà i venditori che vorranno aprire un negozio digitale, conoscere le basi di questo commercio, appoggiarsi ad una piattaforma avviata, affidarsi a un fornitore esterno oppure aprire una piattaforma e-commerce di proprietà.

In ogni caso, i vantaggi che derivano da questa scelta sono notevoli a breve e a lungo termine. La strada da percorrere può presentare alcuni ostacoli per le imprese che non possono contare su una cultura digitale solida. La carenza di digitale skill e di capacità pratiche e operative, infatti, rischia di frenare la trasformazione digitale. Affidarsi ad esperti per colmare questo gap è consigliabile.

Il Risorgimento Digitale

Con il progetto Operazione Risorgimento Digitale sono a disposizione degli interessati webinar gratuiti dove si apprende come creare i contenuti, lavorare in sicurezza e risolvere i vari problemi che possono sorgere. La partecipazione ai webinar è gratuita iscrivendosi all’apposito link dedicato.

È’ innegabile che l’emergenza sanitaria ha inserito il turbo alle attività commerciali online. Secondo i dati dell’Osservatorio e-commerce B2c Netcomm della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2020 ha visto l’aumento del 45% delle vendite tramite rete. I negozianti hanno abbassato le saracinesche e non restava che comprare online. Passato il momento peggiore della pandemia, molte medie e piccole imprese nonostante le riaperture si sono sentite pronte ad investire nel settore dell’e-commerce, che emergenza sanitaria o meno, sembra rispondere perfettamente alle nuove esigenze dei consumatori, alla necessità delle imprese di ampliare la clientela e raggiungere un ventaglio di consumatori sempre più ampio a livello nazionale ed internazionale.

e-commerce
E-commerce (Unsplash)

La vendita online non è una vendita di serie B

Anche le insospettabili botteghe di quartiere possono beneficiare della vendita online per ottenere grande visibilità, creare strategie di vendita più efficaci grazie ad una comunicazione mirata e veicolare in modo capillare e veloce promozioni e offerte. Chi ha un negozio online non ha orari di apertura e chiusura e può sopravvivere a qualsiasi pandemia. Chi vende online naturalmente può mantenere il suo negozio “reale” affiancare le due modalità di vendita e incrementare notevolmente il fatturato.

Vendita online come alcuni credono non è una vendita di serie B dove il cliente rischia di più perché non in presenza. Non significa solo il momento della scelta e del pagamento, ma un canale preferenziale per assistere il cliente anche dopo l’acquisto tramite i social, il contact center e lo stesso punto vendita offrendo una rosa di servizi postvendita a cui il cliente può accedere con un semplice click dal suo smartphone, diventato per i consumatori il device principale.

Non è un caso se nell’estate del 2020 la maison Gucci  ha creato una boutique completamente digitale rivolta ai consumatori più danarosi ed esigenti al mondo. Gucci è un’azienda con un profondo rispetto per il passato, ma allo stesso tempo con lo sguardo fermamente rivolto verso il futuro. Consideriamo la tecnologia come uno strumento per raggiungere meravigliosi risultati, non come un risultato finale” ha commentato a suo tempo Patrizio Di Marco, Presidente e Amministratore Delegato della maison fiorentina.

Tags

Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

Articoli correlati