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Diego Armando Maradona stroncato a 60 anni da un arresto cardiaco

BUENOS AIRES. Ultim’ora drammatica proveniente da Oltreoceano: Diego Armando Maradona, il miglior calciatore di tutti i tempi, è morto questo mercoledì all’età di 60 anni dopo aver subito un arresto cardiorespiratorio. Inutile il soccorso di tre ambulanze al Barrio San Andres, suo domicilio attuale a Buenos Aires. Il primo media a dare notizia della scomparsa è stato il quotidiano argentino Clarin.

Nelle scorse settimane si era sottoposto ad una delicata operazione al cervello; oggi ne viene annunciato il decesso per un arresto cardiaco. Meno di un mese fa Maradona aveva compiuto sessant’anni e il mondo del calcio lo aveva celebrato, tutti lo avevano onorato, gli avevano fatto gli auguri come si fa con un campionissimo.

Maradona
Diego Armando Maradona

La conferma ufficiale della morte di ‘El Pibe de Oro‘ (il ragazzo d’oro) è giunta anche dalla Federcalcio argentina, che in un tweet ufficiale scrive: «L’AFA, attraverso il suo Presidente Claudio Tapia, manifesta il suo più grande dolore per la morte della nostra leggenda Diego Armando Maradona. Sarai sempre nei nostri cuori.»

Il fuoriclasse argentino aveva vinto il Mondiale del 1986, disputando la finale di Italia ’90. Con il Napoli era stato capace di conquistare i primi e unici due scudetti nella storia del club (1987 e 1990), una Coppa Italia (1986/87), una Supercoppa italiana (1990) e l’unica Coppa Uefa presente nella bacheca azzurra (1988/89).

Nei 7 anni passati all’ombra del Vesuvio sono state 259 le presenze con la maglia della squadra partenopea con 115 reti all’attivo, di cui 81 in campionato, e una miriade di assist per quei compagni che lo amavano alla follia. Mentre i tutta la carriera sono stati 346 i gol da professionista (312 nei club e 34 in nazionale) ai quali si aggiungono altre 13 marcature tra partite ufficiali e non disputate con la nazionale under 20.

Ma per descriverlo non bastano solo i titoli, i trofei vinti, perché l’essenza di Maradona si è vista in tante piccole cose, tante piccole grandi cose, oltre ai gol memorabili, a quelli che vengono subito alla mente: alla Mano de Dios in Argentina-Inghilterra e al gol del secolo segnato pochi minuti dopo, quando scartò sei o sette giocatori inglesi prima di battere Shilton.

Piero Abrate

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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