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È morto Valéry Giscard d’Estaing, ex presidente della Repubblica francese

La Francia da l’addio ad un presidente fra i più amati della Repubblica. Il più giovane, il più moderno, il più europeista: Valéry Giscard d’Estaing, presidente della Repubblica francese dal 1974 al 1981, scomparso all’età di 94 anni per complicazioni legate al Covid, ha lasciato un segno indelebile nella storia della Quinta Repubblica e della costruzione europea

Per due volte, dalla sua proprietà nella regione della Loira, era stato trasportato negli ultimi mesi in ospedale per problemi di cuore. A Tours, il 17 novembre scorso, era stato ricoverato per un’insufficienza cardiaca, dopo essere stato curato all’ospedale parigino “Georges Pompidou” a più riprese negli ultimi anni per l’impianto di stent cardiaci.

Nel 1974, a 48 anni, fu il più giovane presidente della Quinta repubblica. Immediato e spontaneo il suo rapporto con i francesi, ai quali aprì per primo l’Eliseo per visite e ricevimenti. In campo internazionale fu l’iniziatore del G7, il gruppo dei paesi più ricchi del mondo, e diede un impulso decisivo all’asse franco-tedesco insieme al cancelliere tedesco Helmut Schmidt.

Valéry Giscard d'Estaing
Valéry Giscard d’Estaing

Il suo mandato scricchiolò nella seconda parte, con la crisi economica dovuta allo shock petrolifero e i casi sospetti che videro coinvolto il suo nome: il suicidio del suo ministro Robert Boulin, mai completamente chiarito, e lo scandalo dei diamanti in regalo dal presidente centrafricano Bokassa. Il 10 maggio 1981, la sconfitta con la quale la Francia voltò di nuovo pagina e scelse come presidente il socialista François Mitterrand.

Europeo convinto fin dagli anni della sua formazione, Giscard prese nel 2001 la guida della Convenzione per l’Europa, incaricata di redigere la Costituzione europea, che sarà però poi bocciata dal referendum. Nel 2003, brillante economista e autore di diversi libri e trattati, fu eletto all’Accademia di Francia. Nello scorso mese di maggio, era stato chiamato in causa e messo sotto inchiesta per la denuncia di una giornalista tedesca, che lo ha denunciato per “violenza sessuale”: le avrebbe toccato, un anno prima, il fondoschiena durante un’intervista.

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