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Emanuela Orlandi: ora si indagherà in due ossari

CITTA’ DEL VATICANO. Dopo la indiscutibile delusione della scoperta delle due tombe vuote, tombe attribuite a due principesse, le ricerche proseguiranno. Infatti dopo l’apertura delle due tombe al Cimitero Teutonico, trovate vuote, il Vaticano ha svolto “accertamenti sia di carattere documentale che di carattere logistico” per verificare le conseguenze delle ristrutturazioni effettuate in passato. Le operazioni erano cominciate di mattina presto intorno a quelle due tombe. C’erano i magistrati, i periti, i medici legali, la gendarmeria, la famiglia. Nessuno si aspettava che le due tombe fossero completamente vuote.

Il caso Emanuela Orlandi ha così registrato oggi un nuovo colpo di scena. La magistratura vaticana aveva autorizzato l’apertura di due tombe nel Cimitero Teutonico per verificare, dopo alcune segnalazioni, se nel luogo di sepoltura di due principesse potessero esserci anche i resti della ragazza scomparsa. “Tali ispezioni hanno portato alla individuazione di due ossari” che “sono stati immediatamente sigillati per il successivo esame e repertazione dei materiali ossei”. La ripresa delle attività peritali è stata fissata – informa il portavoce vaticano Alessandro Gisotti – per sabato 20 luglio, alle ore 9. Lo ha disposto la magistratura vaticana, prevedendo la presenza dei periti dell’Ufficio e di quelli nominati dalla Famiglia Orlandi, nonché del personale specializzato del Corpo della Gendarmeria e delle stesse maestranze già impiegate. Le ricerche sono in relazione alle segnalazioni della famiglia di Emanuela Orlandi, scomparsa 36 anni fa.

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