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Emerge divinità in marmo dagli scavi al Campidoglio

ROMA. Una testa in marmo bianco dai capelli ondulati, appartenente a una statua risalente all’età imperiale (I a.C.-V d.C.), è stata rinvenuta dagli archeologi della Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali impegnati durante alcuni scavi archeologici in via Alessandrina (nella zona del Campidoglio), tra lo stupore di cittadini, addetti ai lavori e istituzioni. Il frammento, di dimensioni di poco maggiori a quelle umane, è in ottime condizioni di conservazione.

“Con ogni probabilità, rappresenta una divinità maschile – ha commentato  Claudio Parisi Presicce, direttore dei Musei archeologici e storico-artistici della Sovrintendenza -. Noi pensiamo possa essere identificata con Dioniso. Sul capo, infatti, ha una cintura decorata con un fiore tipicamente dionisiaco, il corimbo, e dell’edera. Gli occhi cavi, che probabilmente erano costituiti da pasta vitrea o pietre preziose, la fanno ricondurre ai primi secoli dell’impero”.

E’ stato il vicesindaco di Roma, con delega alla Cultura, Luca Bergamo il primo a postare sui social l’immagine della scoperta ai piedi del Campidoglio: “È appena emersa dagli scavi di via Alessandrina questa bellissima testa. Ringrazio la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali che cura gli scavi – afferma il vicesindaco -. Presto daremo informazioni più accurate, intanto le diamo un caldo benvenuto nel patrimonio di Roma”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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