CUPERTINO. Apple segue i passi di Google, Microsoft e Facebook per contrastare l’emergenza abitativa. La tech-company ha annunciato un piano da 2,5 miliardi di dollari per rispondere alla crisi di disponibilità e accessibilità di case in California. Della cifra, un miliardo è destinato a un fondo d’investimento per abitazioni economicamente abbordabili, e un altro miliardo riguarda un fondo d’assistenza per mutui rivolto a chi compra la prima casa.
Con i prezzi di affitti e vendita “alle stelle”, e la carenza di alloggi dal costo accessibile, membri della comunità come insegnanti e vigili del fuoco sono sempre più costretti ad andare via, evidenzia Apple, che ricorda come quasi 30mila persone abbiano lasciato San Francisco tra aprile e giugno di quest’anno.
“Alloggi a prezzi accessibili significano stabilità e dignità, opportunità e orgoglio. Quando queste cose sono fuori dalla portata di troppe persone, sappiamo che il corso che stiamo seguendo è insostenibile. Apple si impegna a far parte della soluzione”, ha dichiarato il ceo della compagnia, Tim Cook. Apple non è la prima azienda tecnologica a scendere in campo.
Due settimane fa
Facebook ha annunciato che spenderà un miliardo di dollari nei prossimi
dieci anni per costruire fino a 20mila case accessibili per insegnanti,
infermieri e altre categorie di lavoratori essenziali. In precedenza
anche Google aveva messo sul piatto un miliardo per l’emergenza
abitativa in California, mentre Microsoft ha destinato 500 milioni
all’area di Seattle.