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Ex minatore sardo, a 98 anni prende la licenza media

CAGLIARI. Si chiama Salvatore Piredda ed ha 98 anni, peraltro splendidamente portati. Per tutti è nonno Felicino e vive ad Arbus nel sud della Sardegna. Nella sua vita ha combattuto nella Seconda Guerra mondiale, lavorato in miniera e in fabbrica. Purtroppo, da ragazzo non ha potuto studiare. Ma come diceva il maestro Manzi, divenuto famoso negli Anni Sessanta grazie alla televisione “non è mai troppo tardi” e così Nonno Felicino ha deciso di coronare il suo sogno sostenendo l’esame per la licenza media.

Nonno Felicino con i suoi compagni di classe

Per tre giorni alla settimana, accompagnato dalla figlia settantenne Sandra, ha frequentato le lezioni, ripetendo sovente “voi professori e voi compagni siete l’ossigeno per i miei polmoni e mi state facendo ringiovanire“. Quindi si è presentato agli esami. Dopo le tre prove scritte, ieri il nonno sardo ha sostenuto la prova orale un poco emozionato. “Ma soltanto un poco”, dice lui scherzando e subito prova a guardare avanti: “Purtroppo la vista non mi consentirà di iscrivermi alle scuole superiori. Peccato, volevo il diploma di perito meccanico. Ma direi proprio che per me finisce qua. E’ comunque stato un anno indimenticabile”.

Sposato, padre di tre figli, Felicino Piredda nella vita ha fatto il minatore, meccanico, tassista, infine ha lavorato in fabbrica alla Snia di Villacidro. Ha trascorso una vita serena ma gli restava quel cruccio, di non aver mai preso almeno la terza media. L’aveva promesso alla moglie Maria, morta otto anni fa. Ieri, alla prova orale, c’erano tutti i compagni di classe per ascoltarlo disquisire sugli armamenti italiani nella Seconda guerra mondiale. Una sorta di vera e propria lezione di storia, di chi quelle vicende le ha vissute da vicino. Alla fine è arrivata la promozione con il massimo dei voti e l’applauso di tutta la classe. Bravo nonno Felicino, davvero non è mai troppo tardi!

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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