ROMA. Giorni difficili e decisivi. Giorni in cui, dall’Europa, arriveranno anche le notizie decisive per la definizione del Recovery Fund. E la proposta franco-tedesca sui 500 miliardi di aiuti, in chiave interna, potrebbe dare una mano al premier Giuseppe Conte : si tratta di trasferimenti a fondo perduto e quindi adatti a sostituire quei 36 miliardi che metterebbe in campo il Mes.
Una simile ipotesi, in teoria, potrebbe porre Conte nelle condizioni di far votare il Parlamento sull’intero pacchetto specificando la non attivazione del Mes e aggirando la possibile frattura del M5S. Una frattura che non preoccupa eccessivamente, i 5 stelle troppo spesso in questi tempi si sono rivelati una “porta girevole” della politica con posizioni leggiadre e ondivaghe. Insomma niente di cui preoccuparsi seriamente e poi c’era stato quel mezzo impegno di Silvio Berlusconi che si era annunciato disponibile a sostenere il progetto con i voti di Forza Italia nel caso di “crisi di coscienza” di qualche grillino. Comunque di certo, per il premier Conte, inizia la fase più delicata. Il pressing di Confindustria non accenna a diminuire così come il rischio che le Regioni, sulle aperture, vadano in ordine sparso, come del resto si è verificato per alcune.
Norbert Ciuccariello