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Grazie all’attrice Yalitza Aparicio i popoli autoctoni avranno più voce

Nel 2019 Time l’ha inserita tra le 100 personalità più influenti nel mondo. In un video per la Giornata internazionale dei popoli autoctoni 2019 ha detto che “l’odio e la discriminazione non hanno posto nel mondo. I diritti delle popolazioni indigene devono essere tutelati”.

L’attrice Yalitza Aparicio, unica artista messicana candidata all’Oscar, era la sensibile, generosa domestica Cleo nel capolavoro di Alfonso Cuaron ‘Roma’,  è la nuova ambasciatrice dell’Unesco per i popoli autoctoni. A nominarla è stata la direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay. Impegnata contro il razzismo, in favore dei diritti delle donne e dei popoli indigeni, Yalitza Aparicio è nata nel 1993 a Tlaxiaco, nello Stato di Oaxaca nel sud del Messico. Per interpretare il ruolo della bambinaia indigena nel film ‘Roma’, storia di una famiglia in una Città del Messico scossa dai tumulti degli anni ’70, l’attrice ha dovuto reimparare la lingua mixteca, dalla parola azteca mixtecapan ‘luogo del popolo delle nuvole’, parlata dalla famiglia paterna. Esordiente è un’attrice per caso (ha fatto il provino al posto della sorella), ma ha rivelato un’umanità e una naturalezza che sono una delle cose più potenti del film. 

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