L’autorità aeroportuale di Hong Kong ha cancellato tutti i voli in partenza e in arrivo, a seguito dell’ingresso nel terminal di migliaia di manifestanti. La marea di persone si è riversata all’interno dello scalo internazionale con cartelli che affermavano “Hong Kong non è sicura” oppure “Polizia vergogna“.
Le autorità locali hanno dichiarato: “A parte i voli di partenza per i quali sono state già completate le procedure di check-in e i voli in arrivo che sono già diretti a Hong Kong, tutti gli altri voli sono stati cancellati per il resto della giornata“. Inoltre è stato diramato un bollettino del traffico nel quale si riferisce che le strade che conducono all’aeroporto sono congestionate e gli spazi dell’area parcheggio sono completamente sature, ricordando che si tratta del quarto giorno ad oltranza di manifestazioni.
Mentre le proteste in strada sono arrivate alla decima settimana di durata, non si registra alcun segno di arretramento da parte di entrambe le parti. Il governo cinese, nei giorni scorsi, ha condannato apertamente la violenze dei manifestanti, rei in alcuni casi di aver lanciato delle bombe molotov contro gli agenti di polizia.
I gruppi per i diritti umani e gli attivisti democratici hanno accusato la polizia di fare eccessivo uso della forza, in particolare nella stazione di Kwai Fong, dove sono avvenuti ripetuti lanci di gas lacrimogeni. Secondo quanto riferito dal South China Morning Post i feriti nelle violenze di ieri sono stati una quarantina. La più grave è una ragazza che rischia di perdere un occhio dopo essere stata colpita da proiettili a cuscinetto.
Norbert Ciuccariello