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I gilet arancioni sono scesi nelle piazze italiane per “Protestare e ridare libertà e voce all’ Italia”

MILANO. Da Milano a Bologna, da Torino a Roma è scesa oggi in piazza l’ala più dura degli antigovernativi. Il grido è “libertà”, persino dall’obbligo della mascherina, perché “il virus è un trucco” usato per imporre un nuovo ordine sociale. Dunque, via i primi veri, grandi assembramenti a volto scoperto nel Paese dallo scoppio della pandemia.

E subito sono fioccate le identificazioni e arriveranno le denunce per avere violato il divieto di assembramento e per manifestazione non autorizzata. Erano in centinaia accalcati in piazza Duomo i ‘gilet’ guidati dall’ex generale dei Carabinieri Antonio Pappalardo, già vicino al movimento dei ‘Forconi’ e anche lui denunciato per la violazione del decreto contro la diffusione del Covid-19. Antigovernative e antieuropeiste le parole d’ordine: no all’esecutivo Conte, sì a un “governo votato dal popolo” e perfino a un “ritorno alla lira italica”.

Che a lanciare gridolini di disapprovazione siano esponenti politici di sinistra e sindaci del pd o 5 stelle fa sorridere… proprio loro che in questi giorni danno, attraverso il governo, dimostrazione di quanto la legalità diventi sempre più un’ opinione. Per predicare rigore occorre essere d’esempio esercitandolo nelle istituzioni ad ogni livello…e onestamente gli esempi di questi giorni vanno in tutt’altra direzione.

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