• ATTUALITA'

Il “canettone” e il “candoro” nella dieta natalizia di Fido

Anche per loro, i nostri amici a quattro zampe, il Natale è giusto che preveda qualche vizio e “trasgressione” alla dieta”. E’ così che sono comparsi sul mercato “sgarri golosi” come torte a forma di osso e i lievitati delle ricorrenze appositamente sfornati per gli amici a quattro zampe.

Tra le prime a proporre il “canettone” e il “candoro” per il Natale dei cani, una pasticceria nel bresciano che con il progetto DoggyeBag vende online, tra le proposte di biscotteria senza farine animali, anche i “can di stelle” o i bassotti e come snack gli ossicini tonno e piselli, nella, spiegano gli ideatori del progetto, “convinzione che nell’immediato futuro i nostri amici a 4 zampe diventeranno, a tutti gli effetti, membri ufficiali delle nostre famiglie, cui verranno riconosciuti diritti fondamentali ad oggi sconosciuti tra i quali la possibilità di alimentarsi, finalmente, in maniera sana”.

Per Fido nella capitale, a pochi passi dal parco di Villa Pamphili, ha da poco aperto una dog bakery, “Bravo Cookies”, che propone dolci su misura. Per gli esemplari di taglia piccola, macaron e mini-muffin, per i cani di corporatura più massiccia cannoli siciliani e il biscottone di buon compleanno, personalizzabile con il nome e decorazioni, che può essere consegnato nelle cucce di tutto il nostro Paese. 

Ma gli italiani per gli animali sembrano non badare a spese non solo a tavola: va forte anche la cosmesi per cani. Nell’ultima edizione di Quattrozampeinfiera, appuntamento fieristico pet friendly, è emerso che il 34,7 per cento degli italiani spende fino a 70 euro l’anno per guinzagli, collari scintillanti, cappottini di pelliccia, strass, ossa personalizzate. Con l’86 per cento degli italiani che porta il proprio cane o gatto dal toelettatore una volta al mese fioccano acconciatori ad hoc con mise studiate secondo i differenti tipi di pelo dei cani e spa per il benessere a quattro zampe.

Tags

Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

Articoli correlati