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Il Consiglio dei ministri da il via libera al Def. Senza ‘cigno nero’ crisi Pil a +0,6%

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza. Il Cdm ha anche approvato, a quanto viene confermato, la relazione alle Camere per chiedere l’autorizzazione allo scostamento di bilancio, in vista del decreto di aprile.

Se non si fosse materializzato il cigno nero della crisi epidemica – si legge nella bozza del Def -, l‘economia italiana avrebbe potuto registrare un ritmo di crescita in graduale miglioramento nell’anno in corso. Tale ripresa avrebbe condotto ad una modesta espansione nel primo trimestre dell’anno, rendendo raggiungibile la previsione di crescita annua dello 0,6 per cento formulata nella Nadef di settembre 2019“. 

È in arrivo un nuovo decreto con un pacchetto di misure per una “drastica semplificazione” in settori “cruciali per il rilancio degli investimenti che interesserà appalti, edilizia, commercio e controlli“, si legge ancora nella bozza, in cui si precisa che l’emergenza Covid-19 “impone di accelerare il processo di digitalizzazione e, in alcuni casi, di adottare misure di deroga, eccezionali o comunque temporanee, nel rispetto dei principi generali“.

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Il premier Giuseppe Conte

Il processo di privatizzazione per contenere il debito pubblico non si ferma con l’emergenza Coronavirus: nella bozza del Def il governo indica un target di oltre tre miliardi l’anno sia per il 2020 sia per il 2021 (lo 0,2% del Pil) da “privatizzazioni e altri proventi finanziari“. Nell’ultima nota di aggiornamento dell’inverno scorso si prevedevano per quest’anno e il prossimo le stesse percentuali, comprensive però dei dividendi straordinari delle partecipazioni pubbliche.

L’obiettivo “prioritario della strategia seguita dall’Italia” nell’emergenza Coronavirus “è stata la minimizzazione delle perdite umane – prosegue la nota Def – e del numero di ricoveri ospedalieri, in particolare in terapia intensiva. Al contempo, la capacità del sistema ospedaliero è stata fortemente incrementata, al punto che a metà aprile il numero di letti per terapie intensive risultava aumentato di due terzi in confronto a fine febbraio“. 

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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