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Il tributo dei L.A. Lakers e dello Staple Center a Kobe Bryant

Crescere e osservare tutti questi grandi campioni mentre giocano e imparare così tanto da loro, per diventare parte di quel muro significa tutto per me” Queste le parole del post su Twitter dei Los Angeles Lakers che accompagnano il primo match della squadra dopo la scomparsa della leggenda Nba Kobe Bryant, della figlia Gianna Maria e delle altre sette persone che hanno perso la vita a causa dell’incidente in elicottero di domenica scorsa.

Non ha alcun significato che la squadra di casa abbia perso ila partita contro i Portland Trail Brazers con il punteggio di 127 a 119, quel che conta di più è l’affetto tributato da giocatori e tifosi ad un cestista che per sempre sarà un mito di questo sport e più in generale di tutti gli sport.

LeBron James prima dell’incontro si è rivolto tutti i presenti per ricordare l’ex avversario di mille battaglie, ma sopratutto l’amico e il campione, fonte di ispirazione per una generazione intera di giocatori di pallacanestro: “Stasera celebriamo il ragazzo che era venuto qui a 18 anni, si è ritirato a 38 anni e probabilmente è diventato il miglior papà che abbiamo visto negli ultimi tre anni.

Il commovente discorso termina con il riferimento al famoso “Mamba out“, pronunciato da Bryant dopo l’ultima partita della carriera: “Perciò, nelle parole di Kobe Bryant: Mamba out. Ma nelle nostre parole: non verrai mai dimenticato. Vivrai per sempre fratello“.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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