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In mostra a Roma le fotografie di Emiliano Mancuso

Emiliano Mancuso si può definire a pieno titolo un vero artista, fotografo dal talento immenso capace di mostrare, attraverso i soggetti immortalati con il suo obiettivo, uno spaccato della società italiana talmente vivo e reale da risultare attuale ancora oggi.

Dal 14 giugno al 6 ottobre 2019 sarà possibile ripercorrere parte del percorso artistico di Mancuso nella mostra “Una diversa bellezza. Italia 2003-2018”, al Museo di Roma in Trastevere, omaggio al fotografo scomparso prematuramente lo scorso anno, all’età di 47 ani. La mostra è curata da Renata Ferri che ha selezionato quattro differenti corpi di lavoro realizzati in quindici anni di carriera in cui emerge un’umanità dolente, una nazione ferita alla costante ricerca della sua identità in un perenne oscillare tra la conferma dello stereotipo e la cartolina malinconica.

Terre del Sud. Pozzuoli 2005 (Emiliano Mancuso)
Terre del Sud. Pozzuoli 2005 (Emiliano Mancuso)

Emiliano Mancuso ha usato tecniche e linguaggi diversi: bianco e nero, colore, immagini digitali o analogiche. E le polaroid, importanti poiché nella loro immediatezza accompagnano il passaggio dell’autore dall’immagine fissa a quella in movimento che lo porterà, nell’ultima parte della sua vita, a essere regista. Senza abbandonare il suo terreno d’indagine, semmai amplificandolo grazie all’audio e al video, Emiliano Mancuso traccia un paese intessuto di microstorie, di esperienze che ci appaiono nude nella loro sincerità.

Stato d'Italia, Roma 2009. Via dei Fori Imperiali, un busto trasfigurato dai vandali. (Emiliano Mancuso)
Stato d’Italia, Roma 2009. Via dei Fori Imperiali, un busto trasfigurato dai vandali. (Emiliano Mancuso)

In tutto saranno esposte 150 fotografie. I differenti capitoli della mostra sono accompagnati dai testi di Lucia Annunziata, Domenico Starnone e di Mimmo Lombezzi, oltre che della curatrice Renata Ferri, con la traduzioni in inglese di Francesca Povoledo.

Trailer del film “Le cicale“.

I quattro lavori in mostra di Emiliano Mancuso:

  • Terre di Sud (2003-2008): un progetto fotografico sul Mezzogiorno che, nell’epoca della globalizzazione, si trova ancora a fare i conti con i vecchi termini della “questione meridionale”. Dal lavoro è stato realizzato un libro, Terre di Sud, pubblicato nel 2008 dalla casa editrice Postcart.
  • Stato d’Italia (2008-2011): un viaggio lungo tre anni attraverso l’Italia, alla ricerca di storie, cronache e volti della crisi economica e sociale: gli sbarchi di Lampedusa, Rosarno e la rivolta dei braccianti africani, i ragazzi di Taranto assediati dai fumi delle acciaierie Ilva. Anche questo lavoro è diventato un libro, Stato d’Italia, pubblicato nel 2011 da Postcart.
  • Il Diario di Felix (2016): è un lavoro realizzato a Casa Felix, la casa famiglia di Roma dove vengono ospitati sia minori del circuito penale che scontano misure alternative al carcere, sia minori civili. Il Diario di Felix racconta l’ultimo anno di permanenza all’interno della struttura di un gruppo di otto ragazzi.
  • Le Cicale (2018, co-regia di Federico Romano): è un viaggio intimo della vita di quattro persone, già andate in pensione o in procinto di andarci, e il loro barcamenarsi per riuscire ad avere delle condizioni di vita dignitose nonostante una vita di lavoro.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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