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Inps, per il Covid ha perso 100 mila pensionati

L’Inps denuncia una sofferenza per le sue casse di circa 14 miliardi nel comparto della pubblica amministrazione, frutto di una massiccia uscita dal lavoro di dipendenti dello Stato e di diversi altri enti pubblici. Questa è una situazione che si sta trascinano da parecchi anni.

La situazione dell’ ente previdenziale è stata presentata dal suo Presidente Pasquale Tridico nel corso dell’ audizione avuta oggi davanti ai membri della Commissione parlamentare di controllo. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i principali aspetti che caratterizzano l’attività del principale istituto previdenziale italiano. In particolare è emerso che in seguito alla pandemia si è registrata nell’ultimo anno la cessazione di erogazioni di circa 100 mila pensioni di vecchiaia e di invalidità. E’ un dato che dimostra in modo evidente e drammatico come il Covid abbia falcidiato un elevato numero di cittadini in età avanzata e in precarie condizioni di salute. Il mese con maggior maggior criticità è stato marzo 2021, quando  sono state 75 mila le pensioni eliminate. Ad aprile e maggio la curva è invece nettamente migliorata in seguito ad una minore mortalità prodotta dal Covid.

Pasquale Tridico, Presidente nazionale dell’Inps

Ristori per oltre 4 milioni di occasionali

Su altri fronti, vi sono avute importanti informazioni sulla partita dei ristori, che ha interessato oltre quattro milioni di lavoratori occasionali. L’Inps ha versato assegni a lavoratori stagionali del settore agricolo e dello spettacolo, che hanno ottenuto in media 1.400 euro ciascuno.
Passando alle principali categorie è emerso che i dipendenti del settore privato nel 2019 hanno fatto registrare un attivo di 3,2 miliardi, che lo scorso anno che si è sensibilmente ridotto; mentre il comparto dei lavoratori autonomi, come artigiani e commercianti fanno registrare un deficit storico che sfiora i 6 miliardi di euro annui. Per quanto riguarda la Cassa Integrazione, l’erogazione di assegni ha riguardato 6 milioni e 700 mila lavoratori di aziende in seria difficoltà.

Pronta la campagna delle verifiche

In conclusione il Presidente Tridico ha annunciato che nei prossimi mesi scatteranno a tappeto le verifiche sui trattamenti erogati nel 2020 e 2021. Un’azione massiccia che l’Inps mai aveva effettuato nella sua storia e che richiederà organizzazione e un adeguato numero di ispettori, che dovranno essere assunti per rimpiazzare chi è andato in pensione e per avere un organico all’altezza del compito.

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