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Invita Salvini al suicidio, giornalista Rai rischia la sospensione

ROMA. La Rai sta valutando una sospensione cautelativa per Fabio Sanfilippo, caporedattore di Radio1 Rai finito al centro delle polemiche e di un procedimento disciplinare da parte dell’azienda per un post Facebook contro Matteo Salvini. Un tema sul quale Sanfilippo è tornato oggi, suscitando irritazione nei vertici della tv pubblica. Annunciando l’avvio della procedura disciplinare, la Rai ha fatto sapere anche che emanerà la prossima settimana una disposizione sull’uso dei social da parte dei dipendenti. Le offese a Matteo Salvini erano state pubblicate da Fabio Sanfilippo sul suo profilo Facebook lo scorso 4 settembre.

“L’azienda – spiegano da Viale Mazzini – considera gravissime le affermazioni fatte dal giornalista sul proprio profilo Facebook. All’inizio della settimana prossima la Rai emanerà una disposizione sull’uso dei social da parte dei propri dipendenti”. A sollevare il caso del post di Sanfilippo, con critiche a Salvini, era stata la Lega annunciando iniziative in commissione di Vigilanza. Il deputato Massimiliano Capitanio, segretario della commissione stessa, ha scritto in una nota. “Frasi del tipo ‘tempo sei mesi ti spari nemico mio’ vanno ben oltre la libertà di espressione e di critica. Se poi a scrivere certe nefandezze è un giornalista del servizio pubblico radio-televisivo nei confronti di un ministro e parlamentare della Repubblica e, cosa ancor più riprovevole, della sua famiglia, la questione assume contorni più inquietanti. Chiediamo dunque alla Rai quali provvedimenti intende assumere; se Sanfilippo fosse in servizio nel momento in cui ha pubblicato questo post a dir poco vergognoso e cosa intenda fare per regolare una volta per tutte l’uso dei social network da parte dei propri dipendenti”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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