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Io Apro Tour, la protesta prosegue: un successo, inizia a fare paura?

Io Apro Tour potremmo definirlo ormai un ‘treno’ inarrestabile, la manifestazione partita da Milano sta ricevendo sempre maggiori consensi, tra i cittadini e tra gli stessi media. Non ci si ferma solo più alle piazze, gli organizzatori, già noti ai nostri lettori visto che tra i primi abbiamo seguito la protesta da gennaio, sono riusciti ad ottenere visibilità anche in varie trasmissioni di spicco. Ieri sera Momi, Umberto, Yuri, e Biagio erano in collegamento esterno ospiti della trasmissione ‘Piazza Pulita’ su La7.

Purtroppo non sono mancate le polemiche sulla trasmissione risultata un pochino faziosa dai tanti ristoratori che hanno dovuto attendere le 24:35 per poter assistere i loro rappresentanti esprimere le rimostranze nei confronti dalle chiusure imposte dal Governo. Presenti in studio anche la deputata Lorenzin, con cui i ristoratori si sono interfacciati in modo concitato, in collegamento é intervenuto a loro favore Bernabò Bocca, il Presidente di Federalberghi, mentre scalpore ha creato un servizio ironico e provocatorio a cura del giornalista Andrea Casadio, che voleva dimostrare come sia rischioso mangiare nei ristoranti a partire da studi scientifici, ma il tono di presentazione del servizio volutamente ironico, non é stato gradito né dai presenti né da quanti seguivano e commentavano in chat. E’ stato trovato poco rispettoso nei confronti di quanti hanno effettivamente problemi economici molto seri, vada per i dati scientifici, ma, il sentore comune é stato quello di ritenere fuori luogo la modalità utilizzata per renderlo più appetibile. In tutto questo non sono mancate le prime censure ai danni di IOAPRO, tant’é che la raccolta fondi messa in piedi con la finalità di sostenere le spese vive dei viaggi che aveva già raccolto, in pochi giorni, oltre 5000 euro é stata bloccata da GoFundMe. I dettagli ad oggi:

Io Apro Tour, la protesta continua: tra censure e Piazza Pulita

Il successo di IOAPROTOUR inizia a fare paura? Questa la domanda che si pongono gli organizzatori sui social, le piazze che loro stanno toccando nel loro tour sono sempre più popolate, boom di presenza a Milano, a Napoli, Palermo, lo scopo é convincere più persone possibili sull’importanza di agire uniti con la consapevolezza che dal 7 di Aprile o si riaprono i locali, siano essi ristoranti, piscine, palestre, negozi, bar, oppure si é destinati al fallimento. Non si può più attendere, ci dicono e ribadiscono anche nel corso della trasmissione, i ristori sono insufficienti, nessuno nega il virus e la pericolosità dello stesso, ma dopo 14 mesi é giunto il momento di tornare, nel pieno rispetto delle regole, a riaprire i locali, le famiglia sono ‘alla fame’, l’economia di tanti settori al collasso.

Tantissimi stanno aderendo all’iniziativa che chiaramente non é passata inosservata anche alla televisione, infatti i promotori dell’iniziativa IOAPROTOUR sono arrivati negli studi di Non é L’Arena e ieri in quelli di ‘Piazza Pulita’. Giacché sono seguitissimi soprattutto sui social dove quotidianamente postano immagini e video delle tappe del tour, probabilmente a qualcuno iniziano a dare noia, ci dicono. Infatti la loro campagna di raccolta fondi é stata ‘censurata’. Seppur non si comprendano le ragioni GoFundMe ha comunicato che ‘La campagna é stata rimossa a causa della violazione dei nostri termini e condizioni. Il contenuto della tua campagna viola (ancora oggi i promotori della stessa non hanno compreso in cosa) quanto stabilito nella sezione condizioni d’uso. Le somme, spiega GoFundMe, saranno riaccreditate ai sostenitori”. Gli stessi sostenitori alla comunicazione che Umberto Carriera, ristoratore di Pesaro, ha dato sui social: “

Hanno cancellato la raccolta fondi, e rimborsato i nostri sostenitori perché qualche POTENTE ha segnalato e fatto chiudere. PENSANO DI POTERCI FERMARE? Ora siamo col culo per terra, in saldo negativo di 5.000€ ma non ci fermiamo. L’abbiamo riaperta SOSTENETECI: https://gofund.me/fbcb5343 Paypal Umberto.carriera@gmail.com, Iban: IT37K0306902912100000006653″

Hanno fatto presente che sono intenzionati a donare quei soldi anche su un conto privato o su una carta apposita, a dimostrazione che la protesta é seguita e che i portavoce stanno mettendo in prima persona la faccia per migliaia di lavoratori, che li seguono con ammirazione e sono intenzionati a sostenerli in ogni modo. Ieri abbiamo seguito in diretta il collegamento andato in onda ben oltre l’orario che era stato indicato in scaletta ai fondatori dell’iniziativa, tant’é che i ragazzi si sono ritrovati dinanzi alle telecamere alle 24:35, la rabbia per il ritardo si é resa palpabile dai numerosissimi messaggi che apparivano in chat giacché gli organizzatori avevano messo sui social la possibilità di seguire la diretta, in tanti hanno addirittura consigliato di ‘lasciare lo studio dato il ritardo ‘ , altri continuavano a scrivere’ fateli parlare’ , ‘lasciate la parola a IOAPRO’, ‘ perché non vi danno la parola, di cosa hanno paura?’ , ‘Possibile mettervi in chiusura, sono irrispettosi’?. Gli organizzatori non si sono fatti prendere dallo sconforto ed hanno aspettato pazientemente il loro turno, facendo, permettetemi un’osservazione personale, un’ottima figura anche nei toni usati. Le provocazioni, forse involontarie, sia di Formigli, il presentatore di Piazza Pulita, quanto della Lorenzin, quanto del servizio andato in onda avrebbero potuto infiammare gli animi. Invece tutto sommato il clima é rimasto abbastanza disteso, seppur chiaramente abbiano rimarcato l’impossibilità di attendere ancora.

IOAPROTOUR Formigli e Lorenzin: non potete aspettare fino a Luglio?

Tra le varie frasi che non sono passate inosservate, anche tra chi scriveva in Chat, perché vigile al dibattito, vi sono state quelle dette sia dalla Lorenzin quanto da Formigli, che hanno ribadito, invocando al ‘buon senso’ quanti sono intenzionati a riaprire il 7 aprile: Non sarebbe meglio evitare di aprire ora, che le condizioni non sono ancora favorevoli, ed aspettare, affinché i sacrifici vengano premiati, fino a Luglio? I vaccini saranno maggiori e la gente quando i contagi diminuiranno avrà voglia sempre più di uscire e voi farete il ‘boom’ nei prossimi mesi‘.

Chiaramente Umberto Carriera si é fatto portavoce dei tanti messaggi che stavano arrivando in quei minuti, avendo il cellulare sotto mano, ed ha ribadito con forza: ‘Noi siamo qui a dirvi che dobbiamo riaprire il 7 per sopravvivenza e non per disobbedienza perché non abbiamo più soldi e non sappiamo come tirare avanti e voi ci chiedete di aspettare ancora qualche mese?’. Inoltre, spiegano, i ristori non bastano, per passare dai grandi numeri ai piccoli numeri, l’entità del rimborso ottenuto dai ristoratori é pari a quello che otterrebbe un dipendente con un stipendio da 1500 euro al mese e si ritrovasse come bonifico per sostegno 45 euro. Potrebbe vivere, si sentirebbe aiutato dal Governo?’ Ecco per noi é uguale, chi ha perso 400 mila euro di fatturato, ne ha avuto indietro 10 mila, cosa se ne fa?‘. Noi non vogliamo ristori, ha ribadito con forza, ma vogliamo tornare a lavorare, rispettando le regole.

Momi, proprietario di alcuni ristoranti a Firenze, ha aggiunto ‘Se qualcuno non rispetta distanziamento e norme di sicurezza lo fate chiudere all’istante, ma fate lavorare chi é in regola, la categoria é al collasso ‘. Alla domanda di Formigli ‘Dunque dal 7 riaprirete anche in assenza di un DPCM che ve lo permetta?‘ I ristoratori hanno risposto ‘sì’ ricordando che dal 7 aprile riapriranno estetisti, parrucchieri, tatuatori, agenzie viaggio, palestre, piscine, bar e, negozi e ristoranti perché IOAPROTOUR vale per tutti non solo per i ristoratori. L’obiezione é stata: ‘Allora sarete dei disobbedienti’. Carriera ha prontamente risposto ‘No ancora non capite, noi intendiamo sopravvivere, non siamo disobbedienti, tant’é che agiremo nel pieno rispetto dei protocolli per la sicurezza anticontagio’.

La Lorenzin più volte chiamata in causa dai ristoratori ha fatto presente che anche nella sua famiglia e tra i suoi conoscenti ci sono persone che non stanno lavorando da mesi, lei é solidale umanamente con loro, ma purtroppo non si può aprire ignorando le regole. Dunque si dissocia dalla protesta e dalle riaperture. Invitando ad avere pazienza e ad aspettare ancora qualche mese.

Dalla parte di Ioaprotour é invece parso il Presidente di FederAlberghi che ha ribadito che anche il settore turismo é letteralmente al collasso e che non si può solo continuare a parlare di sicurezza e virus a persone che hanno perso tutto e non hanno più di che mangiare. Si deve trovare una modalità per riaprire quanto prima in sicurezza, poi provocatoriamente ha detto: perché non consentire almeno a chi é ormai vaccinato di riandare a mangiare ai ristoranti?.

Insomma la trasmissione ha avuto nonostante l’ora tarda, il servizio é finito ben oltre l’una, molto seguito ed oggi anche l’eco mediatico é stato considerevole. Ieri sera a caldo ci siamo interfacciati subito dopo la messa in onda con gli organizzatori per sondare cosa aveva maggiormente infastidito, ed il servizio di Casadio, medico e giornalista, é stato l’apice. L’ironia aggiunta al servizio sui possibili contagi al ristorante non é parsa corretta ed in linea con il momento delicato che la categoria sta attraversando. Si potevano, ci hanno detto affranti, snocciolare dati e studi senza inserire sarcasmo, giacché di sarcastico nelle ‘tasche vuote’ dei ristoratori vi é davvero ben poco. Anzi tanti sono arrivati a parlare di fallimento e suicidi.

Ma vi sono anche notizie positive per chi segue la protesa, da poco ci siamo nuovamente interfacciati con Umberto Carriera che ci ha confermato che per fortuna sono riusciti a recuperare completamente i fondi che la campagna ha inspiegabilmente bloccato, i lavoratori in privati hanno provveduto a fare un bonifico per mostrare loro tutta la stima e la vicinanza. Gli organizzatori sono in viaggio da questa mattina e domani saranno a Bologna, il 6 invece chiuderanno la Manifestazione in piazza a Roma. E’ richiesta partecipazione attiva di tutti quanti possono presenziare!

Dalla nostra non possiamo che dirvi in bocca al lupo ragazzi e speriamo che possiate riaprire con il benestare del Governo, in fin dei conti a tutti noi manca una buona mangiata al ristorante.

Erica Venditti

Erica Venditti, classe 1981, dal 2015 giornalista pubblicista. Dall'aprile 2012 ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

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