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Iran: morta Sahar Khodayari, si era data fuoco per protesta

TEHERAN. La tifosa di calcio iraniana Sahar , che si era data fuoco nei giorni scorsi davanti a un tribunale di Teheran per protestare contro il divieto per le donne di entrare negli stadi, è morta la scorsa notte in un’ospedale della capitale iraniana a seguito delle ustioni riportate. Il capitano della nazionale: “E’ Medioevo.” In Iran le donne hanno perso i loro diritti nel 1979, l’ultima volta che sono entrate legalmente in uno stadio era il 1981, poi il buio. 

Iran morta Sahar Khodayari

Il capitano della nazionale iraniana, Masoud Shojaei, ha condannato «il retaggio medievale che tiene le donne fuori dagli stadi e crea conseguenze drammatiche». Non è la prima volta che si espone, lo aveva già fatto a Kazan, nell’estate del 2018, quando si era trovato davanti a tifose che non poteva neanche immaginare: “nemmeno mia madre e le mie sorelle sono mai potute venire a vedermi“. La Fifa, al momento si attiene alle promesse dell’Iran, dicono che per gradi smantelleranno il divieto, ma dall’inverno scorso siamo fermi a qualche rara eccezione controllata e la legge è sempre la stessa. Entrare in uno stadio è reato se sei donna e la pena è la galera. 

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