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Iraq, l’attentato contro i militari italiani riapre la ferita di Nassisiya

Sembra così lontano il 12 novembre del 2003, esattamente 16 anni fa, data salita agli onori, e sopratutto agli orrori, della cronaca a causa del primo grave attentato che la base militare italiana “Maestrale” di Nassiriya, in Iraq. Due attentatori suicidi alla guida di un camion cisterna pieno di esplosivo provocarono la morte di 19 italiani, tra carabinieri, militari e civili, oltre che di 9 iracheni, e il ferimento di altre 58 persone.

Un triste evento così lontano eppure così vicino, ricordato ogni anno dalle commemorazioni in onore degli eroi caduti e dagli organi di stampa che tengono vivo il ricordo e la memoria di una triste pagina della nostra storia moderna.

Ma quest’oggi a rendere il ricordo ancora più vivido ci ha pensato l’ennesimo atto di violenza: ieri a Kirkuk, in Iraq, alcuni soldati italiani impegnati in una missione di addestramento a piedi sono stati vittima di uno spregevole attentato esplosivo contro militari italiani. Il bollettino medico parla di cinque i feriti, di cui tre in gravi condizioni, di cui nessuno, per fortuna, in pericolo di vita.

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A seguito dell’esplosione i cinque soldati sono stati immediatamente soccorsi, grazie all’intervento di alcuni elicotteri statunitensi facenti parte della coalizione, e trasportati in ospedale. Dei tre feriti gravi, uno ha riportato un’emorragia interna; un altro ha perso alcune dita di un piede e il terzo ha gravissime lesioni a entrambe le gambe, una gamba è stata amputata. Gli altri due militari coinvolti nell’esplosione, invece, hanno riportato micro fratture e lesioni minori.

Secondo quanto appreso dal ministero della Difesa, l’attentato è avvenuto domenica mattina quando nel corso di un’esercitazione un ordigno esplosivo rudimentale è detonato al passaggio a piedi di un team misto di forze speciali italiane in Iraq composta da due effettivi al nono reggimento Col Moschin dell’Esercito e tre appartenenti al Gruppo operativo incursori Comsubin della Marina militare. Si tratta di Marco Pisani, Paolo Piseddu, Andrea Quarto, Emanuele Valenza e Michele Tedesco.

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha affermato: “Non ci sono evidenze che l’attacco fosse rivolto agli italiani“. Intanto la procura di Roma ha aperto un fascicolo d’inchiesta per attentato con finalità di terrorismo e lesioni gravissime. Il ministro ha inoltre aggiunto: “Nessuno è in pericolo di vita ma sono stati interessati da lesioni molto gravi. I primi soccorsi sono avvenuti sul luogo dell’attentato e poi sono stati trasportati a Baghdad dove stanno ricevendo le cure mediche e l’assistenza necessaria. Voglio esprimere la vicinanza non solo del governo ma di tutti gli italiani. La vicinanza alle loro famiglie, la vicinanza a tutti i militari impegnati in Iraq e nelle altre missioni internazionali“.

Twitter Esercito Italiano

Messaggi di solidarietà che non sono mancati da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal premier Giuseppe Conte . Una nota della Presidenza del Consiglio dichiara: “Il Presidente del Consiglio,Giuseppe Conte, è stato informato tempestivamente dal Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in merito all’attentato che ha coinvolto questa mattina cinque militari italiani in Iraq. È stato aggiornato sulle loro condizioni di salute e continua a seguire costantemente e con attenzione la situazione. Il Presidente Conte esprime vicinanza ai militari feriti, che stanno ricevendo in queste ore le cure mediche, e alle loro famiglie“.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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