• DAL MONDO

Israele, l’esercito impegnato nella lotta di contrasto al virus

TEL AVIV. L’incarico di spezzare in tempi ristretti la catena dei contagi è stato affidato all’esercito, in quanto il ministero della sanità ha dimostrato di non essere all’altezza di quel compito: lo ha annunciato il Commissario per la lotta al coronavirus prof. Ronni Gamzu nel presentare oggi alla Nazione un nuovo piano di emergenza “Il tempo stringe, occorre essere rapidi” ha aggiunto, mentre negli ultimi tempi in Israele si registrano fino a duemila contagi al giorno.

Secondo Gamzu l’esercito è in grado di organizzarsi nelle prossime due settimane ed i primi effetti del suo nuovo assetto dovrebbero essere avvertiti nelle due settimane successive.
    Gamzu ha avvertito che questi sforzi resteranno tuttavia senza l’esito sperato se il pubblico israeliano non manterrà la necessaria disciplina. Solo il 70 per cento mettono mascherine, ha detto, e solo il 50 per cento rispettano il distanziamento sociale. Queste percentuali, ha aggiunto, “devono assolutamente salire”. Gamzu ha rilevato che negli ultimi tempi “è calata la fiducia del pubblico”. Di conseguenza le autorità accresceranno ora la divulgazione delle informazioni.

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