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Istat, nel primo trimestre produzione industriale in ‘moderato’ recupero

Nella media del primo trimestre del 2021 si osserva un moderato recupero congiunturale della produzione industriale. È quanto afferma l’Istat nel report di marzo 2021 relativo alla produzione industriale. Alla crescita consistente osservata a gennaio – prosegue l’Istituto -è seguita, nei due mesi successivi, una sostanziale stazionarietà.

In termini tendenziali, l’indice corretto per gli effetti di calendario registra a marzo un incremento fortissimo, dovuto al confronto con i livelli eccezionalmente bassi del corrispondente mese dello scorso anno, quando furono adottate le prime misure di chiusura di diverse attività, a causa dell’emergenza sanitaria.

A marzo di quest’anno il livello dell’indice destagionalizzato resta inferiore dell’1,2% rispetto al valore registrato a febbraio 2020, mese precedente l’inizio della pandemia. Si stima inoltre che lo stesso indice diminuisca dello 0,1% rispetto al mese scorso. Va decisamente meglio se consideriamo la media del primo trimestre: il livello della produzione cresce dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti, durante la fase più complicata della seconda ondata della pandemia.

Marzo 2021, indice destagionalizzato mensile in leggero aumento. Balzo per l’indice complessivo: +37,7%

L’indice destagionalizzato mensile mostra un aumento congiunturale marcato per il settore dell’energia (+1,8%), più contenuto per i beni intermedi (+0,5%) e ancora più ridotto per i beni strumentali (+0,2%); mentre diminuisce nel comparto dei beni di consumo (-1,5%). Mentre l’indice complessivo, corretto per gli effetti di calendario, aumenta in termini tendenziali del +37,7% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 23 contro i 22 di marzo 2020), con incrementi tendenziali molto elevati in tutti i comparti: +58,1% per i beni strumentali, +40,8% per i beni intermedi e +28,1%i beni di consumo; più contenuta è la crescita per l’energia (+6,9%).

produzione industriale

Incrementi importanti per quasi tutti i principali settori economici

Tutti i principali settori di attività economica hanno registrato aumenti su base tendenziale, ad esclusione delle attività estrattive che restano invariate. Gli incrementi maggiori riguardano la fabbricazione dei mezzi di trasporto (+102,1%), la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+66,4%), la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+59,7%), bene anche le altre industrie manifatturiere (+56,6%), la fabbricazione di macchinari (+52,4%) e le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+51,0%).

Segnali di miglioramento nel mercato del lavoro, fiducia da parte di famiglie e imprese

La stabilizzazione delle vendite al dettaglio, il miglioramento delle attese della domanda di lavoro da parte delle imprese e della fiducia di famiglie e imprese concorrono a determinare prospettive favorevoli per i prossimi mesi“. È quanto scrive l’Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia italiana pubblicata oggi.

Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica la ripresa economica internazionale, caratterizzata da dinamiche molto eterogenee fra paesi e settori produttivi, va di pari passo con una vivace dinamica degli scambi mondiali. Ad aprile, è proseguita la risalita dell’inflazione, con un aumento del 0,3% rispetto al mese precedente.

In Italia il Pil nel primo trimestre “ha segnato una flessione, inferiore a quella dell’area euro, a sintesi di un aumento del valore aggiunto dell’industria e di una diminuzione di quello dei servizi“. Mentre il mercato del lavoro ha mostrato segnali di miglioramento contenuti, dinamica che deve fare i conti con il particolare periodo storico che stiamo vivendo caratterizzato da elevati livelli di incertezza. Precarietà dovuta in gran parte alle tempistiche di modifica delle misure relative al mantenimento dei contratti di lavoro.

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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