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Misteriosa morte in Messico di una istruttrice subacquea veronese

VERONA. E’ avvolta nel mistero la morte in Messico di Anna Ruzzenenti, un’istruttrice subacquea veronese di 27 anni. Il corpo della giovane è stato individuato a Playa del Carmen, lungo la linea costiera caraibica della Riviera Maya, nella penisola dello Yucatán. Anna, che lavorava per una scuola di immersione, era partita lo scorso 13 dicembre per una vacanza nel paese centro-americano.

La notizia è arrivata a Bardolino, dove vivono i genitori e il fratello, nonché nel piccolo centro di Cavaion dove la famiglia paterna è conosciuta, catapultando i due paesi in un dolore che non trova pace.

Restano da chiarire le cause del decesso, che saranno affidate ad un’autopsia. Solo successivamente potrà esserci il nulla-osta per il rimpatrio della salma in Italia.

Ultimi aggiornamenti del 24 dicembre (ore 11). Il mistero della morte dell’istruttrice sub italiana starebbe diradandosi rafforzando l’ipotesi del suicidio, dopo che la tv messicana Canal 10 di Cancun ha postato su YouTube un video girato quando la giovane era ancora viva. Nel filmato, datato 19 dicembre, la tv racconta che Anna “ha cercato di togliersi la vita annegandosi” davanti ad una spiaggia di Playa del Carmen, ma che “per sua fortuna è stata salvata dal personale della Zona federale marittimo-terrestre” e “portata in ospedale dove i medici sono riusciti a stabilizzarla”.
La tv sostiene che dopo questo gesto la ragazza doveva essere rimandata in Italia, ma che aveva chiesto al personale del Sistema integrale per lo sviluppo della famiglia (Dif) e agli agenti della polizia turistica “di farle vedere per un’ultima volta le onde dei Caraibi messicani”.
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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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