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Joseph Capriati accoltellato: ai domiciliari in Abruzzo il padre del dj

Andrà agli arresti domiciliari in una località abruzzese Pietro Capriati, ex poliziotto della Penitenziaria, che nella notte tra venerdì e sabato ha accoltellato nell’abitazione di famiglia di Caserta il figlio di 33 anni Giuseppe, in arte “Joseph” Capriati, dj di musica techno e house celebre a livello internazionale, tuttora ricoverato all’ospedale del capoluogo in condizioni gravi ma in miglioramento. 

È stato il Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Orazio Rossi, a disporre la misura meno afflittiva dei domiciliari per il 61enne Capriati, incensurato (difeso dall’avvocato Giuseppe Foglia), che ha trascorso il weekend nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, in cui era stato condotto dalla Polizia di Stato subito dopo il fatto.

L’uomo, che ha risposto alle domande del Gip circa la dinamica della lite degenerata nell’accoltellamento, è apparso inoltre devastato da quanto accaduto, e soprattutto molto preoccupato delle condizioni del figlio, tanto che più volte ha chiesto come stesse il figlio.

Il disk jockey dopo la furibonda lite, culminata con l’accoltellamento al petto, era stato immediatamente soccorso dagli operatori del 118 e trasportato all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Per limitare i danni causati ad un polmone viene operato d’urgenza e sottoposto ad un intervento di pleurostomia nel reparto di chirurgia. Il 33enne ha inoltre necessitato di una trasfusione di sangue.

Joseph Capriati stringe la mano a Valentino Rossi (Facebook)

Chi è Joseph Capriati

Joseph Capriati viveva ormai da qualche anno in Spagna, ma il 25 dicembre scorso aveva deciso di rientrare in Italia, più precisamente nella sua Caserta, a causa della pandemia. Proprio nel comune campano aveva iniziato precocemente la sua carriera artistica: a soli 11 anni era già dj resident del club Seven con lo pseudonimo di Prince Dj. Nel 2010 pubblica il primo album dal titolo “Save My Soul“, mentre durante l’estate del 2012 diventa dj resident del party Music On nell’Amnesia di Ibiza.

Negli anni a seguire è stato protagonista di un lungo tour negli Stati Uniti, protagonista di serate indimenticabili in Olanda e Argentina, ed ha partecipato ad eventi di fama mondiale come il Kappa Futurfestival, Monegros Festival, Kazantip, Sonus Festival e Mysteryland. Nel 2017 al Club Heart di Miami ha suonato ininterrottamente per 25 ore e 30 minuti realizzando il proprio record personale e il record di Miami.

Recentemente aveva annunciato l’inizio di una collaborazione con il sassofonista, compositore e cantautore napoletano Vincenzo Avitabile, vincitore del premio De Andre nel 2019, del Ciak d’oro nel 2019, ma soprattutto per la realizzazione della colonna sonora del film ‘Indivisibili‘, premiato come migliore colonna sonora nel 2017 sia ai David di Donatello che ai Nastri d’argento, i due più importanti premi cinematografici italiani, senza dimenticare il Globo d’oro e il Ciak d’oro.

Joseph Capriati
Da sx Joseph Capriati e Vincenzo Avitabile (Instagram)

Centinaia di messaggi social per sostenere Joseph Capriati

Sono numerosissimi i messaggi che Joseph Capriati ha ricevuto sui suoi canali social, Facebook e Instagram, dopo la tragica notizia del ferimento e il conseguente intervento in ospedale. L’ultimo messaggio pubblicato su entrambe le piattaforme social, che lo ritraeva in una foto sorridente con le dita in segno di vittoria recitava: “Felice anno nuovo 2021 a tutti, con il grande augurio di rivederci presto. Inviando tanto amore ed energia positiva“.

Centinaia di fans da tutto il mondo hanno voluto manifestare la propria vicinanza e il proprio affetto nei confronti del dj casertano inviando messaggi che lo incitano a non mollare e a riprendersi presto. Molto toccante il messaggio di una ragazza bosniaca che lo paragona alla Madonna: “Sii forte maestro, la tua musica mi ha aiutato tantissimo in ospedale, lunghe notti solitarie, non riesco a credere a quello che ti è successo 2, tu mandi amore e fede, sei la nostra techno Madonna“.

Un ragazzo italiano scrive: “Forzaaa, i tuoi occhi trasmettono tanta dolcezza e positività, la luce in essi non si spegnerà, ma torneranno a riflettere tutta la vitalità e la passione racchiuse nella tua anima. Presto tutti noi insieme a te torneremo a celebrare la vita, danzando al ritmo della tua musica“.

Infine no poteva mancare il post di un ammiratore napoletano che con entusiasmo lo accosta al santo dai partenopei, San Gennaro: “Giuseppe Capriati, nome anagrafico di Joseph Capriati. meglio noto come Peppin, Peppin o’ iettabomb oppure o’ king ra tecch Napule (il re della techno di Napoli), è un dj italiano famoso in tutto il mondo. Quello che colpisce di Capriati è che quando suona a Napoli, città dove è considerato al pari di San Gennaro, avviene una sorta di miracolo sociologico: come il fercolo (portantina sulla quale vengono portati in processione i santi) di una festa patronale idi un paesino del Sud, Peppin viene portato in spalla fino al trono dove allieterà i partenopei con le sue bombe musicali. Il popolo, di fronte a quel piccolo ‘San Gennaro’, non riesce a trattenere il proprio entusiasmo, devozione e commozione: accade spesso che offra in omaggio al semidio trecce di mozzarella di bufala casertana, caciotte affumicate e pizze. Riprenditi presto, Napoli ti ama.”

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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