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La rivoluzione della moda etica: Adidas lancia le scarpe vegane

La cultura sociale si sta ormai evolvendo verso forme sempre più eco-sostenibili, e neanche il mondo della moda può sottrarsi a questi cambiamenti. Sempre più spesso, infatti, stiamo cominciando a sentir parlare di moda etica e sostenibile, termini con cui ci si riferisce da un lato al limitare lo sfruttamento dei lavoratori coinvolti nella produzione dell’oggetto finito, dall’altro all’utilizzo di fonti e materiali ecologici, biodegradabili e che abbiano un impatto molto basso sull’ecosistema del pianeta.

Se si pensa a quanti capi di abbigliamento mediamente buttiamo e alle sostanze da cui sono composti, è facile capire come lo smaltimento non sia assolutamente facile: le fibre normalmente contengono infatti componenti sintetiche non biodegradabili e che di conseguenza, come le plastiche in generale, non si autodistruggono. Proprio per questo sempre più marchi della moda si stanno convertendo a questa rivoluzione lanciando nuovi modelli e appositi laboratori, tanto che anche i grandi brand di calzature non hanno potuto rivelarsi da meno.

adidas scarpe vegane

Adidas Stan Smith: le prime scarpe vegane

Tra tutti i grandi marchi di calzature, Adidas per primo non si è sottratto all’impegno di creare nuovi modelli in grado di rispettare l’ambiente, e lo ha fatto attraverso la collaborazione con la nota stilista Stella McCartney, che da quasi quindici anni collabora con Adidas, ed è una convinta sostenitrice della moda sostenibile. Il risultato? Il primo modello di scarpe vegane, completamente riciclabile.

Si tratta di una vera e propria rivoluzione, dato che le nuove Stan Smith sono scarpe in grado di coniugare in sé il classico e intramontabile disegno delle sneakers Adidas con l’innovazione tecnologica dell’utilizzo di materiali che non hanno nessuna componente di derivazione animale. Il tutto, senza minimamente intaccare la classica linea di questo iconico paio di scarpe: il modello è infatti sempre quello classico e comodo, facilmente indossabile con qualsiasi abbigliamento casual. Innovativi, come si è accennato, sono invece i materiali: queste sneakers sono infatti realizzate in poliestere riciclato, uno dei tessuti più utilizzati nel mondo della moda sostenibile e che, appunto, non presenta componenti di derivazione animale.

La scarpa dei record

Il nome di questo modello, Stan Smith, deriva dal noto tennista Stanley Roger Smith, molto popolare negli anni Ottanta data la sua carriera piena di successi accompagnato, ovviamente, dalle sue scarpe Adidas. Quando divenne campione del mondo il noto brand decise quindi intitolare questo modello a suo nome, ma mai ci si sarebbe aspettati che il successo di questa scarpa fosse così duraturo nel tempo.

Lo stesso Stan Smith ha in effetti dichiarato in un’intervista che, come già era successo per il suo predecessore, il tennista Robert Haillet, al quale Adidas intitolò un modello di scarpe tra il 1965 e il 1971, si aspettava che la fama della scarpa cessasse col suo ritiro ma così non è stato: tanto che nel 1988 Adidas entrò addirittura nel Guinness World Records per il maggior numero di scarpe dello stesso modello vendute in un anno.

Ancora oggi d’altronde le Adidas Stan Smith da uomo sono tra le scarpe più ricercate in store e online, tanto che nel 2011, quando la casa madre smise di produrre il modello, le richieste di un loro ritorno nei negozi ha portato a un rilancio di incredibile successo nel 2014. Le scarpe rimangono più o meno le stesse di 50 anni fa, a ulteriore dimostrazione di come siano diventate un capo iconico nella storia della moda.

Non vi è alcun dubbio, quindi, che le Stan Smith abbiano portato un enorme contributo al successo di Adidas nel tempo, e non solo negli ultimi anni, tanto che sono state tantissime le aziende che hanno provato a proporre modelli simili tentando di sfruttarne il successo.

Quello cui ci troviamo di fronte oggi, quindi, pare sia un altro record per questo brand: il primo paio vegano delle sue scarpe più vendute.

Norbert Ciuccariello

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Norbert Ciuccariello

Classe 1976, fondatore del quotidiano web nazionale il Valore Italiano e del quotidiano locale Torino Top News. Oltre a ricoprire l'incarico di editore e giornalista pubblicista è un imprenditore impegnato nel settore della moda e della contabilità.

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