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L’addio commosso a Roberto Gervaso, giornalista e scrittore dalla grande ironia

E’ morto ieri a Milano, dopo una lunga malattia, il giornalista e scrittore Roberto Gervaso, autore tra l’altro di celebri volumi divulgativi sulla storia d’Italia firmati con Indro Montanelli. Si è spento in ospedale ad 82 anni: era nato a Roma il 9 luglio 1937. Lascia la moglie Vittoria e la figlia Veronica, giornalista del Tg5. 

Così il commosso addio che la figlia Vittoria ha affidato ai social “Sei stato il più grande, colto e ironico scrittore che abbia mai conosciuto. E io ho avuto la fortuna di essere tua figlia. Sono sicura che racconterai i tuoi splendidi aforismi anche lassù. Io ti porterò sempre con me. Addio”. Con questo post su Twitter Vittoria Gervaso ha ricordato il padre Roberto. Ironico, colto e sempre elegante con il suo immancabile papillon. Autore di numerose biografie, Gervaso ha collaborato a lungo con Indro Montanelli, soprattutto per i primi volumi della Storia d’Italia, quelli che vanno dal Medioevo al Settecento. Tra i suoi più grandi successi, anche la biografia su ‘Cagliostro’ (Rizzoli), mago ciarlatano e massone, con cui si aggiudicò il premio Bancarella nel 1973. Molti i personaggi incrociati nel suo lungo percorso di divulgatore storico, da Nerone a Claretta, dalla monaca di Monza a Casanova. Ma la sua vena ironica spiccava soprattutto nei titoli di altri celebri libri dedicati al rapporto di coppia: ‘La vita è troppo bella per viverla in due (breve corso di educazione cinica)’ e ‘L’amore è eterno finché dura’. A Gervaso hanno dedicato saluti e ricordi personalità delle Istituzioni, della politica, della cultura del giornalismo e dello spettacolo.

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