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L’albero del mare, fatto di plastiche e rifiuti spiaggiati

FIUMICINO. Nel periodo degli alberi di Natale addobbati nelle città, e nei luoghi pubblici come stazioni e aeroporti, è stato ricreato un originale albero maxi, quasi in riva al mare, fatto di plastiche e rifiuti spiaggiati. L’idea è venuta al delegato alle Politiche di balneazione della costa, Toni Quaranta, titolare di un chiosco, il “40 gradi all’ombra”, a ridosso della duna di Mare Nostrum tra Focene e Fregene. Il messaggio rivolto a tutti è chiaro: la difesa dell’ambiente non può più aspettare, e ognuno deve essere responsabile in tal senso, in particolare le giovani generazioni. L’albero-simbolo è stato dunque decorato con bottiglie, scarpe, reti, e recipienti in plastica.

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Intervista di Erica Fasano per il portale web Fiumicino-online

«Sono cresciuto qui sul lungomare, e da 52 anni dobbiamo ancora subire, dopo le mareggiate e la piena del Tevere, l’invasione delle plastiche sulla nostra costa. Mi piacerebbe che ci fosse un albero del genere in ogni punto del litorale, per dare soprattutto un messaggio ed un segnale ai bambini, che sono il nostro futuro, e per rendere più pulito il litorale. Non nascondo che sono preoccupato per il futuro e per le nuove generazioni. Questo, più che un albero di natale, lo interpreterei come un sacrificio di plastica al mare. Torniamo alle origini con la speranza che il mare apprezzi il gesto e ci aiuti a trascorrere un inverno meno burrascoso», ha dichiarato Toni Quaranta, aiutato da amici e residenti ad addobbare l’albero.

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