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“L’Amuchina e il Coronavirus dalla Cina”, la nuova parodia di Lucentini ispirata a Lamù

Un artista come Fabio Lucentini non poteva rimanere indifferente di fronte alla situazione di emergenza che l’Italia sta affrontando nelle ultime settimane a causa della diffusione dal contagio da Coronavirus.

Il graphic designer, scrittore, pittore e cantautore ha voluto sdrammatizzare il momento “molto particolare” pubblicando una delle sue inimitabili parodie, prese di spunto da famose sigle dei cartoni animati del passato. L’intento è quello di regalare un sorriso a tutti gli italiani. Lucentini ha voluto sottolineare che “Questa è una situazione che non va sottovalutata. Se non ci sono motivi strettamente necessari per farlo rimanete a casa. È per il bene di tutti!”

Questa volta la fonte di ispirazione per l’ultima parodia di Lucentini è stata la sigla del cartone animato giapponese “Lamù“, intitolato per l’occasione “L’Amuchina e il Coronavirus dalla Cina“.

Lucentini amuchina coronavirus
Un simpatico meme sul cartoon giapponese Lamù, che ironizza sull’Amuchina (Facciabuco)

Di cosa parla il cartone animato “Lamù”?

Per chi non lo ricordasse Lamù è stato trasmesso in Italia a partire dal 1983, due anni dopo il suo esordio sulle televisioni del Giappone. La storia narra le bizzarre avventure di un gruppo di liceali che vivono a Tomobiki, città di fantasia, nella quale un giorno giungono dallo spazio gli Oni (creature mitologiche folkloristiche giapponesi) per conquistare il pianeta Terra.

L’unica possibilità di salvezza per i genere umano consiste in una scommessa che gli alieni propongono ai terresti: se un essere umano, scelto a caso da un computer, riuscirà entro dieci giorni a toccare le corna della bellissima Lamù, figlia del capo degli Oni, la Terra sarà libera. Il computer designerà il giovane Ataru Moroboshi come persona scelta per realizzare il compito.

Svelato il mistero della sigla di Lamù dopo 37 anni

Una delle particolarità del brano originale è che per quasi 37 anni ha rappresentato un vero e proprio mistero per gli appassionati del genere in quanto non si è mai trovata alcuna notizia riguardante l’identità del suo interprete. Proprio lo scorso gennaio, sul sito www.anime.everyeye.it, è stato finalmente svelato il nome del cantante che avrebbe registrato la canzone negli anni Ottanta a Los Angeles: si tratta di Noam Kaniel. Inoltre lo stesso cantante ha dichiarato che il pezzo è stato cantato con un altro artista, del quale non ricorda il nome.

Il messaggio di Fabio Lucentini

In questa nuova parodia Lucentini, al quale va dato il merito di aver creato un pezzo che sembra fatto ad hoc per l’occasione e non una cover, sottolinea in modo ironico le attuali fobie degli italiani, che condizionati dalla situazione si fanno assalire dal panico. Immancabile il riferimento ad Amuchina e mascherine, viene citato inoltre l’assalto ai supermercati, la desolazione in città e la fobia per un semplice starnuto da parte di qualcuno nelle vicinanze. Ma il messaggio più importante è sintetizzato nella strofa finale “Resto a casa, stai a casa anche tu“.

Il video è stato realizzato con una tecnica di animazione molto più performante rispetto alle precedenti, grazie alla preziosa collaborazione di “Fool Animation“, nuovo studio di animazione di proprietà dello stesso Lucentini.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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