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L’arte del tatuaggio dall’antichità in mostra a Mestre

VENEZIA. M9 – Museo del ‘900 di Mestre espone al pubblico “Tattoo. Storie sulla pelle” dal 5 luglio al 17 novembre 2019. Si tratta di una rassegna organizzata in collaborazione con la Fondazione Torino Musei, allestita nel grande spazio del terzo piano dedicato agli appuntamenti temporanei. Curata da Luca Beatrice e Alessandra Castellani, con la collaborazione di Luisa Gnecchi Ruscone e Jurate Piacenti, l’esposizione esplora l’universo dei tatuaggi dal punto di vista antropologico, storico, artistico, e sociale, attraverso i millenni e il Novecento, fino al mondo contemporaneo in cui tatuarsi sembra dilagare come fenomeno di massa. Il tatuaggio accompagna l’umanità da tempi remoti, se si pensa che sono stati ritrovati corpi tatuati mummificati in Europa, Asia, e Africa. Simboleggia anche un mezzo di comunicazione, una forma d’arte che ha adottato diversi significati nei secoli, influenzato da scambi culturali, e fenomeno legato a forme di marginalità sociali, come riportato nella Genesi in cui si narra del primo tatuato della storia, Caino.

tatuaggi in mostra

All’interno della mostra si trova uno spazio dedicato ai tatuatori contemporanei con lavori noti, quali Tin-Tin, Filip Leu, e Horiyoshi III. A questi sono affiancati i lavori di altri tatuatori sia italiani che stranieri – come Nicolai Lilin e Claudia De Sabe, che costituiscono una ristretta rappresentanza di una numerosa, notevole, e mutevole comunità di lavoratori del settore. E ancora si possono ammirare opere di artisti contemporanei internazionali: Wim Delvoye, che ha tatuato grossi maiali non destinati all’alimentazione, Santiago Sierra, che fa del tatuaggio un uso fortemente politico, Dr. Lakra, che si dedica a minuziosi disegni e interventi di street art, oltre a fotografie di Catherine Opie, Tobias Zielony, Sergei Vasiliev, Plinio Martelli, e Oliviero Toscani.

Immagine Facebook Claudia De Sabe
Immagine Facebook Claudia De Sabe

La mostra è affiancata dalle immagini di Tattoo Off, a cura di Massimiliano Maxx Testa della Venezia International Tattoo Convention, il quale ha selezionato i più significativi tatuatori internazionali, creatori di nuovi stili, come Alex De Pase per l’iperrealistico, Marco Manzo inventore dell’ornamentale, Moni Marino per il surrealismo d’ispirazione pittorica, Silvano Fiato capostipite del realismo black & grey Volko + Simone creatori del trash polka. Infine, grazie a eventi collaterali in calendario si rifletterà su come il tatuaggio ha trasformato gli artisti in tatuatori e i tatuatori in artisti.

Simona Cocola

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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