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Le bombe di Pompei: l’area degli scavi è stata bonificata

POMPEI. In risposta all’articolo “Le 10 bombe di Pompei”, apparso sul Fatto quotidiano in data 7 luglio 2019, la direzione del Parco archeologico campano ha chiarito che l’area dei nuovi scavi è stata “bonificata dagli ordigni bellici del 1943, come da legge”. La direzione del Parco chiarisce che non esiste “Nessun rischio, pertanto, né per gli addetti ai lavori che effettuano gli scavi, né per i turisti che visitano l’area”. Nel progetto di scavo per la Regio V, “come in tutti i progetti in generale – si sottolinea – è previsto l’obbligo da norma di inserire nel piano di sicurezza la bonifica da ordigni bellici in aree che sono state soggette a bombardamento negli anni passati. Il Parco archeologico di Pompei ha regolarmente redatto il progetto di bonifica, che è eseguita dal Genio Militare che ne ha la competenza. Metro per metro è stata effettuata la bonifica”, che peraltro “viene eseguita per tutti i progetti dell’area archeologica, tra cui il progetto in corso della nuova recinzione del sito”.

bombe di pompei

L’articolo del quotidiano italiano guidato da Marco Travaglio sulle bombe di Pompei si riferiva al giorno in cui nel 1943 gli Alleati sganciarono sulla città più di 165 ordigni bellici, di cui almeno dieci, secondo il Fatto quotidiano, si trovano sottoterra inesplosi.

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