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Le misure del Comitato Tecnico Scientifico per la scuola in presenza

Il Comitato Tecnico Scientifico detta le misure da adottare per poter tornare a scuola in presenza

Il Comitato Tecnico Scientifico non ha dubbi sulla necessità del rientro a scuola in presenza. Situazione ottimale per la formazione degli studenti e  “momento indispensabile nel loro percorso di sviluppo psicologico e di strutturazione della personalità.” 

Perché l’intento si avveri occorre limitare al minimo i rischi e quindi il Comitato chiede anche al governo di approntare misure legislative per garantire la vaccinazione di tutto il personale scolastico, in particolare nelle regioni dove il numero dei vaccinati è basso.

Precauzioni per il ritorno in presenza

Per personale scolastico si intendono in primis gli insegnanti poi i custodi, gli addetti alle mense e tutte le figure professionali che gravitano intorno ai ragazzi e all’edificio scolastico. Secondo l’ultimo rapporto del Commissariato all’emergenza, pubblicato il 16 luglio, il 15% di questa categoria, nel nostro paese non si è inoculato nemmeno una prima dose di vaccino. Coloro che invece hanno avuto la prima dose o la dose unica sono quasi l’85%%, mentre il 78,2% è totalmente immunizzato.

Alle luce di questi dati il Cts chiede il Green Pass anche per il personale scolastico, soprattutto per gli addetti delle mense che servono i pasti agli studenti. Nelle mense si può abbandonare il pasto monodose e servire il pasto in modo tradizionale. Le mascherine si dovranno indossare quando non è possibile il distanziamento da seduti, che rimane una misura fondamentale, mentre si possono evitare i test, screening antigenici.

Obbligo vaccinale di non facile attuazione

Secondo il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza l’obbligo vaccinale al personale scolastico rimane come ultima ratio, anche perché in tal caso dovrebbero esser fatta una legge e il percorso si prevede abbastanza lungo.

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ricorda che il rientro degli studenti in presenza è il primo obiettivo e che il ministero lavora da tempo per garantire che questo avvenga il prossimo settembre anche con lo stanziamento di 1680 miliardi.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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