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Le tre Grazie di Canova dall’Ermitage al Mann di Napoli

NAPOLI. È un evento straordinario quello che si è verificato ieri al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: direttamente dall’Ermitage di San Pietroburgo sono arrivate le “Tre Grazie” di Antonio Canova, accolte come delle star da addetti ai lavori, fotografi e cineoperatori presenti.

Grande suspense al momento dell’apertura della cassa, nel quale erano presenti il direttore del Mann Paolo Giulierini, Sergej Androsov , capodipartimento delle arti figurative occidentali del Museo Statale dell’Ermitage e Giuseppe Pavanello, curatore dell’esposizione.

Il gruppo scultoreo sarà tra i protagonisti della mostra intitolata “Canova e l’antico“, che verrà inaugurata oggi alle ore 17:00 e sarà di scena sino al 30 giugno. Dal museo russo che vanta la più ampia collezione canoviana al mondo, in virtù di un accordo con il Mann sono arrivate anche altre statue: L’Amorino Alato, L’Ebe, La Danzatrice con le mani sui fianchi, Amore e Psiche stanti, la testa del Genio della Morte. È la prima volta che tante importanti opere di Canova dall’Ermitage arrivano tutte insieme in Italia. In totale saranno oltre 110 le opere in esposizione, da vari musei prestatori, in un confronto con i capolavori dell’arte classica del Mann.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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